Carige, Modiano: "La nazionalizzazione non è sul tavolo"

Il governatore Toti: "Carige ha risorse e forze per rialzarsi". Per il leghista Giorgetti è invece uno scenario possibile: "Lo vedremo presto"

Carige, Modiano: "La nazionalizzazione non è sul tavolo"

"Carige ha risorse e forze per rialzarsi sulle proprie gambe e tornare ad essere il punto di riferimento del territorio". Lo ha dichiarato Giovanni Toti. Secondo il presidente della Liguria, la nazionalizzazione di banca Carige non è la strada da seguire. "Nonostante l'ombrello del governo, continuo a ritenere che l'economia debba essere una cosa e lo Stato debba essere un'altra - ha affermato Toti -. Sulla nazionalizzazione degli istituti di credito mi trovo in disaccordo".

"C'è una governace che esce dall'ultima assembla degli azionisti e, quindi, ha la fiducia dell'azionariato, ha la fiducia della Bce e delle istituzioni locali: siamo in un sistema di governance ottimale per fare le scelte più opportune", ha concluso il presidente di Regione Liguria. "La nazionalizzazione non è sul tavolo, non è necessaria", ha assicurato il commissario straordinario Pietro Modiano.

Di parere opposto Giancarlo Giorgetti secondo il quale la nazionalizzazione è un'ipotesi concreta: "Lo vedremo esattamente tra due, tre, quattro, cinque settimane.

Nella seconda parte del decreto legge - ha spiegato il sottosegretario leghista -, c'è scritto che la ricapitalizzazione precauzionale passa attraverso altri organismi, Banca Centrale Europea e Commissione Europea. Quindi non dipende solo da noi".

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