L'Europa congela la decisione sul tetto al prezzo del gas e in Italia le bollette schizzano. Il mezzo passo indietro del Consiglio europeo sul price cap viene accolto con delusione dalle forze politiche di maggioranza. E intanto Matteo Salvini, da Rapallo dove è in corso il convegno dei Giovani Imprenditori, spara: «Ci sono 441 reattori nucleari funzionanti nel mondo, di cui 104 in Europa e 56 solo in Francia. In Italia, zero. È necessario che il nostro Paese investa nel nucleare di ultima generazione, sicuro e pulito, e vorrei che un futuro reattore fosse ospitato nella mia Milano. Sfido il partito dei No. Cosa dicono Conte, Letta e Renzi?. Fatela nella mia Milano, nel mio quartiere, a Baggio».
C'è forte amarezza tra i partiti di governo, all'indomani dello stop dell'Europa alla spinta del premier italiano Mario Draghi al tetto europeo sul prezzo del gas. Delusione che il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti non nasconde: «A livello europeo è davvero inspiegabile l'opposizione di alcuni Paesi in materia di price cap, non è possibile ignorare il fatto che il focolaio dell'inflazione nasce con l'esplosione dei prezzi dell'energia». Il ministro leghista individua un problema di governance per l'Ue: «L'Europa ha seri problemi di governance già a 27: occorre ridefinire come si comporta e come agisce. In particolare su alcuni temi come l'energia e l'industria non ha dato risposte adeguate e tempestive».
Sulla stessa linea il ministro degli Esteri Luigi di Maio: «Il price cap è l'unico modo di evitare che famiglie e imprese sopportino aumenti fino al 300%. L'Ue non può sottovalutare in questa fase storica l'impatto che sta avendo la guerra in Ucraina sui costi dell'energia. Il tetto massimo al prezzo del gas è una battaglia dell'Italia, che continueremo a portare avanti anche nelle prossime settimane».
Il messaggio è rivolto ai Paesi del Nord, come l'Olanda, che hanno boicottato la battaglia italiana al price cap. Dagli Usa, intanto, arriva la proposta di un price cap al petrolio e l'Europa la sta valutando ma se questo porterà a qualcosa ancora non si sa. Lo sostiene una fonte europea alla vigilia del G7.
Conte e Letta si uniscono alla delusione. Il leader dei Cinque stelle è netto: «È stato deludente il risultato del Consiglio europeo. Il governo ha il pieno sostegno per continuare questa battaglia ma le misure come il price cap del gas vanno adottate oggi».
Dal fronte dem il segretario vede il bicchiere mezzo vuoto: «Non bisogna perdere tempo e continuare il pressing molto positivo che Draghi ha portato avanti sui Paesi del nord Europa. Bisogna convincere soprattutto i tedeschi che intervenire dopo è un errore.
Ora il nuovo round si gioca nel mese di ottobre quando il Consiglio europeo si riunirà nuovamente per affrontare il dossier energia. In autunno potrebbe essere già troppo tardi. È in arrivo la stangata nel terzo trimestre per le bollette di luce e gas.
Secondo le stime di Nomisma energia, le prime dovrebbero aumentare dal primo luglio del 17% e le seconde di ben il 27%. «I prezzi di gas e elettricità sui mercati internazionali sono esplosi dopo la decisione della Russia del 16 giugno scorso di tagliare le forniture alla Germania e all'Italia. - spiega il presidente Davide Tabarelli. «Si tratterà di un aumento importante», prosegue Tabarelli, e le prime stime, in attesa delle decisioni dell'Arera, indicano un balzo della bolletta elettrica del 17% a 48,5 centesimi a kWh che, per la famiglia tipo che consuma 2.
700 kWh all'anno, implica una maggiore spesa, su base annuale, di 194,4 euro». Più amara è la bolletta del gas, la cui tariffa dovrebbe rimbalzare del 27% a 1,57 euro per metro cubo, con una maggiore spesa della famiglia tipo, che consuma 1.400 metri cubi l'anno, di 462 euro su base annua.
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