Globalista, multiculturalista e ora anche ecologista. Dopo avere speronato una motovedetta della Guardia di Finanza per sbarcare con la forza a Lampedusa i migranti della Sea Watch 3, Carola Rackete è diventata una beniamina della sinistra. Fuggita dall'Italia con la coda tra le gambe dopo essere stata prima arrestata e poi prosciolta dalle accuse di resistenza e violenza contro una nave da guerra, la 31enne tedesca è stata accolta in trionfo dal Parlamento europeo e negli studi di "Piazza Pulita", su La7. Proprio qui, nel programma di Corrado Formigli, aveva parlato della necessità di fare qualcosa per l'ambiente, trasformandosi quindi in una paladina green sull'onda delle proteste per la difesa del pianeta scatenate dagli scioperi del clima di Greta Thunberg.
Ed è proprio alle idee della ragazzina svedese che si è ispirata Carola nella sua insolita richiesta a Repubblica. Il quotidiano di via Colombo, annunciando l'intervista alla capitana, ha svelato un dettaglio che la dice lunga sulle sue idee ultraecologiste. Rackete, infatti, ha accettato la proposta di Repubblica. "Va bene, vediamoci a Vienna". Ma a una condizione: "Dovete venire in treno. L'aereo inquina troppo". Il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, ovviamente, ha accettato. E il giornalista incaricato dell'intervista si è sobbarcato un viaggio dantesco da Roma a Vienna: 13 ore e 48 minuti. Tutto in nome dell'ambiente.
E della salvezza della Terra, che passerebbe dunque dal taglio dei voli, responsabili in realtà del 2% delle emissioni globali di anidride carbonica, responsabile secondo la maggior parte degli scienziati del riscaldamento del clima.
"Noi adulti siamo responsabili per il fatto che la Terra sta morendo", ha detto di recente Carola appoggiando le iniziative del movimento ecologista Extinction Rebellion, responsabile di iniziative choc per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'urgenza di salvare il nostro pianeta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.