Cartelle, condono in vista La rottamazione fa il bis

Si amplia la platea di chi potrà chiedere la sanatoria E ci sarà tempo sino a maggio per mettersi in regola

Cartelle, condono in vista La rottamazione fa il bis

Rottamazione-bis per le cartelle esattoriali: è la novità introdotta da un emendamento al decreto fiscale collegato alla manovra, approvato ieri dalla commissione Bilancio del Senato. «Consentirà di estendere la domanda spiega il relatore al provvedimento, Silvio Lai (Pd) - anche a quei contribuenti che non l'avevano presentata o che non avevano provveduto al pagamento nel rispetto dei termini fissati. Nello stesso emendamento, si amplia la possibilità di nuove rottamazioni delle cartelle fino al settembre 2017. Saranno nel frattempo sospesi, per chi presenta domanda, i versamenti rateali per chi ne aveva fatto richiesta». Viene quindi riscritto il calendario dell'intera operazione, spostando dal 31 dicembre di quest'anno al 15 maggio 2018 il termine per inviare la richiesta di adesione alla «definizione agevolata», come si chiama tecnicamente la sanatoria che, per le contestazioni in materia tributaria, consente lo sconto di sanzioni e interessi di mora.

Inoltre, potrebbe aprirsi la possibilità di regolarizzare i mancati pagamenti per tutti coloro che hanno cartelle datate dal 2000 a settembre 2017: una finestra molto più ampia, quindi, rispetto a quella prevista dal testo originario del decreto, limitata al periodo fra gennaio e settembre di quest'anno. E slittano anche - grazie a un secondo emendamento, firmato Vittorio Fravezzi (Aut) - i termini per chi non ha versato le prime due rate della «vecchia» rottamazione, scadute a luglio e inizio ottobre: potranno sanare la situazione entro il 7 dicembre, anziché il 30 novembre 2017.

Tutto questo diventerà realtà, naturalmente, solo dopo l'approvazione definitiva del decreto legge fiscale, il cui esame entrerà nel vivo la prossima settimana: peraltro, il governo potrebbe porre la questione di fiducia già mercoledì prossimo, quando il provvedimento è atteso nell'aula del Senato.

«L'estensione della rottamazione bis delle cartelle esattoriali, prevista nel decreto fiscale - dichiara il senatore Andrea Mandelli, vicepresidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama - è una misura che non ci lascia completamente soddisfatti. Tuttavia rileviamo che l'iniziativa in parte va incontro alle esigenze dei cittadini, e dunque ben venga l'ampliamento alla platea».

Riparte dunque il treno della rottamazione, anche per chi si è perso il primo giro e ora vuole cogliere l'occasione di chiudere i conti con il fisco. La domanda di adesione dovrà essere presentata entro il 15 maggio 2018: termine ultimo sia per chi aderirà ex novo, sia per i «ripescati», cioè i contribuenti la cui precedente richiesta era stata respinta perché non in regola con il pagamento delle rate al 31 dicembre 2016. Questi ultimi hanno ora più tempo per presentare una nuova domanda: non più entro la fine di quest'anno ma entro il 15 maggio. Raccolte le domande, l'Agenzia della Riscossione ne verificherà le caratteristiche - cioè l'importo contestato - ed entrerà in contatto con il debitore. Quest'ultimo riceverà la comunicazione con l'importo da versare e i bollettini: anche con la nuova tornata di rottamazioni, infatti, ci sarà la possibilità di pagare a rate, oltre che in un'unica soluzione.

Novità in vista anche per le piccole imprese: l'emendamento approvato ieri semplifica infatti le procedure dello spesometro, con invii annuali o semestrali, anziché trimestrali.

Inoltre, si offre la facoltà di riepilogo cumulativo di tutte le fatture di un'impresa inferiori a trecento euro. Per gli errori commessi nell'invio dei dati delle fatture del primo semestre 2016, sono abolite le sanzioni, purché siano sanati con un nuovo invio entro febbraio 2018.

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