Case chiuse, altolà della Chiesa: "Lo Stato non diventi pappone"

Nel suo editoriale sul sito del magazine In Terris, il sacerdote della Comunità Giovanni XXIII, don Aldo Buonaiuto, ha risposto così alla proposta di Matteo Salvini di riaprire le case chiuse: "Lo Stato richierebbe di diventare pappone"

Case chiuse, altolà della Chiesa: "Lo Stato non diventi pappone"

La proposta di Matteo Salvini di riaprire le case chiuse non piace alla Chiesa. A parlare per conto delle gerarchie cattoliche è don Aldo Buonaiuto, direttore del magazine In Terris e sacerdote della Comunità Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi. Nel suo editoriale di oggi, don Buonaiuto ha usato parole durissime sull'ipotesi di cancellare la legge Merlin, a cui nelle ultime ore hanno aperto i 5 Stelle dopo un iniziale diniego. "Colpisce la concezione sbagliata di coloro che pensano che il drammatico fenomeno della prostituzione schiavizzata, si possa combattere riaprendo le case chiuse", la prima frase dell'articolo.

Che prosegue così: "Il business del mercimonio umano, così evidente a chiunque, non si può trasferire nelle casse di uno Stato che rischia di diventare il 'pappone' di giovani donne che, per vari motivi, sono costrette a prostituirsi". Un'accusa, quella di don Buonaiuto, supportata dalla convinzione che sia "sconcertante sentire certe donne giustificare quei maschi bisognosi di sfogare i propri istinti perversi, più che difendere quelle ragazze fragili e senza nessuno in preda ai cosiddetti clienti. Dietro a ogni essere umano che si prostituisce - continua il sacerdote - c'è sempre un drammatico stato di bisogno e, nella maggior parte dei casi, una condizione si sfruttamento, assoggettamento, schiavitù". Secondo don Buonaiuto, la prostituzione in strada non si combatte portandola nel chiuso di locali e condominii, ma constrastando "i vari racket della prostituzione che i clienti, cioè coloro che sono il motivo di questo ignobile mercato". Per il sacerdote bisogna "colpire la domanda" seguendo il "modello dei Paesi nordici, che hanno avuto il buonsenso e la consapevolezza di considerare sempre l'acquirente colpevole e quindi correo dello sfruttamento sessuale.

Don Buonaiuto, il cui articolo è intitolato "L'ingiustizia più antica del mondo", conclude così: "Bisogna insegnare alle nuove generazioni il sacrosanto rispetto per la

dignità umana di cui il corpo è parte integrante". Ma il tema della riapertura dei casini è stato di fatto sdoganato dalla parte leghista del governo, a cui adesso toccherà convincere la componente grillina.

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