Caso David Rossi, ora spunta un'interrogazione parlamentare

L'onorevole Roberto Giachetti d'Italia Viva, dopo l'audizione del colonello Aglieco sulla morte di David Rossi, ha presentato un'interrogazione parlamentare

Caso David Rossi, ora spunta un'interrogazione parlamentare

L'audizione del colonnello Pasquale Aglieco presso la commissione d'inchiesta parlamentare che sta indagando sul caso David Rossi ha scosso parte del mondo politico e l'onorevole Roberto Giachetti, esponente d'Italia Viva, ha deciso di presentare una vera e propria interrogazione parlamentare.

Come approfondito in questo articolo di Felice Manti, dopo l'audizione di Aglieco, è stato sollevato più di qualche interrogativo. Le eventuali prove relative al caso di David Rossi sono stata inquinate dalle attività degli inquirenti? Questa è la domanda che circola con insistenza tra coloro che, sotto il profilo politico, si stanno occupando della vicenda. Aglieco ha infatti raccontato sia del presunto svuotamento del cestino - quello che dovrebbe aver contenuto materiale biologico - da parte di uno dei pm sulla scrivania del Rossi sia di come sempre un pubblico ministero, ossia Antonino Nastasi, avrebbe risposto ad una telefonata sul telefono della persona che, in quel momento, risultava già deceduta. Ma ci sono anche altre questioni aperte. Tra queste, ad esempio, quelle relative alle tempistiche dell'intervento della scientifica. E il parlamentare d'Iv Roberto Giachetti ha voluto prendere un'iniziativa per dipanare ogni dubbio.

Nell'interrogazione di Giachetti - come ripercorso dall'Agi - si sottolinea pure che "l'elemento di novità che emerge dal suo racconto (quello di Aglieco, ndr) riguarda però la sua ingiustificata presenza anche durante il sopralluogo effettuato all'interno dell'ufficio di David Rossi insieme ai pubblici ministeri Nicola Marini, Aldo Natalini e Antonino Nastasi; infatti tale circostanza fino ad oggi non era nota, dal momento che della presenza di Aglieco non viene fatta alcuna menzione nei verbali". Sino all'audizione, insomma, per Giachetti non era noto che Aglieco fosse stato nell'ufficio di David Rossi dopo la morte. Poi il parlamentare renziano insiste: "Inoltre si evidenzia che, ad eccezione di Marini, che risulta essere il pm di turno, gli altri due non avrebbero potuto partecipare al sopralluogo prima di una formale co-assegnazione da parte del procuratore". Ma non è finita qua.

Per Giachetti, se alcuni scenari ventilati da Aglieco "trovassero riscontro", allora ci si troverebbe dinanzi ad "ad una violazione delle più elementari regole e procedure da seguire nel corso di un sopralluogo successivamente alla morte di un soggetto, tanto più rispetto al caso specifico nella assoluta incertezza di come si sia svolta la dinamica dei fatti". Il renziano insiste: "Ma soprattutto ci troveremmo in presenza di una gravissima compromissione della scena del delitto e probabilmente di un irreparabile inquinamento degli elementi di prova".

Spetterà dunque al ministro della Giustizia rispondere, spiegando se e come intervenire rispetto ad una vicenda che dal punto di vista giudiziario è già passata per due archivazioni, ma che, da quello politico di punto di vista, non smette di far discutere.

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