Caso Gregoretti, renziani verso il sì al processo a Salvini

La decisione della Giunta per le Immunità sul caso Gregoretti si gioca su un paio di voti. Molto probabile il sì di Italia Viva al processo per Salvini, ma Faraone apre una porta: "I nostri esponenti voteranno guardando le carte"

Caso Gregoretti, renziani verso il sì al processo a Salvini

Continua a tenere banco nel governo il caso Gregoretti, la nave della Guardia di Finanza con a bordo 131 immigrati che l'allora ministro dell'Interno, Matteo Salvini, si era rifiutato di far sbarcare sulle coste italiane rimediando così, dal Tribunale dei Ministri della Procura di Catania, una richiesta di autorizzazione a procedere per sequestro di persona. Il capo del Carroccio rischia fino a 15 anni di carcere.

Per andare a processo, però, servono l'ok della Giunta per le Immunità del Senato e poi di Palazzo Madama. Gli occhi del sistema politico sono puntati sul 20 gennaio, giorno del voto in Giunta. Dove Salvini ha depositato la sua memoria in cui ha sottolineato "l'interesse pubblico evidente" della sua decisione, di cui ha messo in evidenza "il carattere collegiale".

Per il segretario della Lega, tutto il governo era d'accordo con lui: compreso il premier Giuseppe Conte. Che ormai lo ha scaricato. Con lui il Movimento 5 Stelle, che ha già fatto sapere che voterà sì alla richiesta di autorizzazione del Tribunale dei Ministri nei confronti dell'ex alleato. Scontato anche il sì di Pd e Leu, che voteranno di nuovo sì come già fatto per il caso della nave Diciotti.

Qualche dubbio in più, invece, su Italia Viva. I renziani non perdono occasione per far pesare i propri voti. Lo hanno fatto sulla manovra, ottenendo dall'esecutivo numerose concessioni in materia fiscale.

Ricatto dietro l'angolo anche sulla questione Salvini? Forse no. Il senatore Davide Faraone è stato chiaro: "I nostri esponenti in giunta voteranno esclusivamente guardando le carte. Se Gregoretti varrà Diciotti, allora non potremo che votare sì al processo per Salvini, in totale coerenza con quanto fatto in passato. Altrimenti, valuteremo". Nel pomeriggio le parole del coordinatore nazionale Iv, Ettore Rosato, lasciano poco spazio all'interpretazione. Interpellato sul tema da LaPresse, infatti, risponde: "Salvini ci ha spiegato che è identico al caso Diciotti". Lasciando intendere che la posizione dei parlamentari del suo gruppo ricalcherà le orme di quella già espressa ai tempi in cui il Senato fu chiamato a rispondere sulla vicenda della nave Diciotti.

Fin dall'inizio del Conte-bis, Italia Viva ha sempre sbandierato il suo garantismo. "Né manette, né cappi", ha confermato Faraone, che però non ha nascosto un certo risentimento verso Salvini per il suo "giustizialismo nei confronti di Carola Rackete: non faremo lo stesso errore". Ma quanto conta davvero il voto dei renziani in questa partita? Non poco.

La Giunta per le Immunità del Senato ha 23 membri, di cui tre renziani.

Al momento, secondo i calcoli di Repubblica, finirebbe 13 a 10 per gli anti-leghisti. Dunque il voto di Italia Viva è decisivo. Come al Senato. L'Aula si esprimerà intorno alla metà di febbraio. Iv dispone di 17 voti. Pesantissimi.

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