La catastrofe Dorian «Cadaveri per strada»

L'uragano arriva sull'arcipelago. La prima vittima è un bambino di 8 anni

Luigi Guelpa

Onde immense che si infrangono violentemente a terra, inviando enormi nuvole di spruzzi lungo la costa, barche ribaltate che fluttuano assieme a residui di case, vetture, alberi sradicati e altri detriti, abitanti che chiedono aiuto dopo che i venti hanno fatto saltare i tetti. È il terribile marchio di fabbrica dell'uragano Dorian, che con piogge torrenziali e venti vicini ai 350 km orari, si è riversato con una violenza senza precedenti sulle Bahamas, e che da questa notte (il pomeriggio di lunedì negli Usa) sta mettendo a dura prova la costa sud-orientale degli Usa.

«Dorian sembra essere uno degli uragani maggiori di sempre, è molto potente», dice Donald Trump, invitando i residenti di Florida, North e South Carolina, Georgia e Alabama alla massima cautela e a seguire gli ordini delle autorità. «Cercate immediatamente riparo» è l'appello lanciato dal National Hurricane Center ai residenti delle Bahamas e degli States. A preoccupare è la lentezza con cui Dorian (che comunque sta perdendo forza ed è sceso a categoria 4) si muove, che lo rende ancora più pericoloso, perché potrebbe scaricare la sua furia sulla costa sud-orientale degli Usa almeno per altre 20 ore. Alle Bahamas, dove al momento si segnalano un numero imprecisato di morti e dispersi. Ci sono indicazioni di cadaveri in strada e nelle acque, un bimbo di 8 anni prima vittima, le chiese e le scuole sono state adibite a rifugio e ospitano migliaia di residenti. Hanno trovato riparo anche i turisti vacanzieri di fine agosto, costretti a lasciare i resort, ormai tutti chiusi. Quello che è stato definito dagli scienziati come il secondo uragano più forte mai registrato nell'Atlantico dopo Allen nel 1980, ha inoltre distrutto 13mila case. Oltre mille voli sono stati cancellati, la maggior parte negli aeroporti di Fort Lauderdale, Orlando Melbourne, Palm Beach, Miami e Orlando Sanford.? Anche la Nasa ha blindato il Kennedy Space Center di Cape Canaveral, che si trova nella traiettoria dell'uragano.

Secondo la Croce Rossa americana, 19 milioni di persone vivono in aree che potrebbero essere colpite dalla tempesta, per queste ragioni cinque Stati hanno dichiarato fin da domenica lo stato d'emergenza, avviando un piano di evacuazione senza precedenti. Il governatore della Carolina del Sud, Henry McMaster, ha disposto evacuazioni obbligatorie della costa dello Stato, per circa 800mila persone, mentre la Georgia ha dato l'ordine di evacuare sei contee costiere. «Data la forza e l'imprevedibilità della tempesta, dobbiamo prepararci per ogni possibile scenario», ha dichiarato McMaster alla Cnn.?

Timore anche per gli italiani presenti in Florida. La testimonianza arriva dalle parole del nostro console a Miami Cristian Musillo.

«L'apocalisse è davvero a un passo da noi. Turisti e residenti italiani, stiamo parlando di circa 80mila persone, hanno lasciato Grand Bahama e in Florida si lavora per contattare i nostri connazionali e metterli al sicuro?».

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