"L'hotspot è una riedizione in brutta copia dei luoghi di trattenimento di persone". In una intervista a Repubblica, monsignor Nunzio Galantino si schiera apertamente contro gli hotspot galleggianti chiesti dall'Unione europea all'Italia per identificare gli immigrati in mare e fermare gli sbarchi prima che l'invasione sia del completamente ingestibile. Per il segretario della Cei i disperati che arrivani sulle nostre coste hanno il diritto di presentare domanda d'asilo e al ricorso. "Sulle navi - avverte - questo percorso di protezione internazionale non è possibile".
La Cei torna a predicare l'accoglienza indiscriminata. Sulla scia del magistero di papa Francesco, Galantino si oppone agli hotspot in mare e chiede all'Italia di aprire le porte a chi lascia l'Africa. "Non è pensabile - dice - l'utilizzo di navi destinate al soccorso per far stazionare nel Mediterraneo migliaia di persone in attesa di una non precisata destinazione. A meno che le si voglia riportare nei porti della Libia e dell'Egitto, condannandole a nuove forme di sfruttamento". Parlando delle vittime in mare, che solo negli ultimi giorni sono state oltre 700, Galantino definisce quelle morti "uno schiaffo alla democrazia europea" ed evidenzia che "purtroppo, non si è avuto il coraggio di creare canali umanitari, previsti dal diritto internazionale, verso i Paesi disponibili all'accoglienza, per favorire partenze in sicurezza ed evitare violenze, sfruttamento e morti".
"Aderendo all'appello del Papa" e "in collaborazione con i Comuni", la Cei sta cercando di "favorire sul territorio un'accoglienza diffusa", "fino a valutare, ed è la proposta Cei di 1.000 microrealizzazioni, anche un rientro assistito in patria". "Un conto è riempirsi la bocca di aiutare le persone a casa loro - conclude Galantino - e un conto è realizzare, grazie anche a una rete di centinaia di associazioni e ong cattoliche riunite nella Focsiv da 40 anni, concreti progetti di cooperazione internazionali nei Paesi d'origine dei migranti".
Il buonismo della Cei ha creato lo scompiglio nel governo, con il ministro dell'Interno Angelino Alfano che mette in chiaro che l'Italia "non può accoglierli tutti". "Abbiamo un grande cuore ma non possiamo proprio farlo", ha sottolineato il titolare del Viminale facendo notare a Galantino che gli hotspot "sono luoghi dove avviene la fotosegnalazione dei migranti finalizzata al loro smistamento fra profughi e irregolari". Ancora più dura la Lega Nord che ha lamentato che "la folle, assurda e irresponsabile proposta di Galantino ricadrebbe sulle tasche dei cittadini".
Da qui l'invito al Vaticano di "mettere a disposizione dello Stato, per l'accoglienza, i fondi dell'8X1000, dello Ior e il loro incalcolabile patrimonio immobiliare". Matteo Salvini, poi, ha invitato il numero uno della Cei a chiedere scusa: "Chi parla così è complice degli scafisti e nemico degli italiani e dei rifugiati veri".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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