Il centrodestra accelera per tutelare la polizia. L'allarme di Crosetto: "Servono nuove leggi"

In Senato arriva il ddl sicurezza: bodycam per gli agenti e pene più severe. Il ministro della Difesa: "Non ci può essere tolleranza"

Il centrodestra accelera per tutelare la polizia. L'allarme di Crosetto: "Servono nuove leggi"
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Dopo gli scontri e i poliziotti feriti a Roma al corteo per Ramy, in Parlamento si accelera sul ddl Sicurezza, mentre il ministro della Difesa Guido Crosetto chiede leggi per tutelare gli agenti. «Dobbiamo immaginare interventi legislativi che tutelino ancor di più le nostre forze dell'ordine nello svolgimento del loro lavoro. Così come è in tutte le nazioni democratiche». A scriverlo è Crosetto in un post su X, commentando le violenze andate in scena sabato sera alla manifestazione organizzata nella Capitale in memoria di Ramy Elgaml, il diciannovenne morto a Milano il 24 settembre scorso durante un inseguimento con i carabinieri. Bilancio? Otto agenti di Polizia feriti a Roma. Ma disordini si sono verificati anche a Bologna, Brescia e Milano, in altri cortei organizzati sempre organizzati da collettivi, centri sociali e autonomi di estrema sinistra. Crosetto invoca la linea dura contro i violenti: «Non ci può essere tolleranza né tantomeno alcuna giustificazione per chi si macchia di atti di violenza contro lo Stato e le forze dell'ordine. Gli scontri di ieri sera mettono in luce, chiaramente, la brutalità di delinquenti organizzati e facinorosi senza scrupoli, che hanno colpito con premeditazione. Tutto era tranne che una pacifica manifestazione di protesta».

Nel frattempo, prosegue il cammino del ddl Sicurezza in Parlamento. Il testo domani riprenderà il suo percorso in Senato, dove ricomincerà l'esame da parte delle commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia. Dopo l'ostruzionismo delle opposizioni e i mugugni del Consiglio d'Europa, il provvedimento potrebbe arrivare in Aula a Palazzo Madama a marzo. Sulla tutela delle forze dell'ordine, il testo prevede un ampliamento dei poteri operativi degli agenti. Tra le novità, l'uso di bodycam durante il servizio e l'aumento delle pene per chi commette violenze contro gli uomini in divisa. Previsto un rimborso delle spese legali per gli operatori accusati per motivi legati al loro servizio. Le nuove disposizioni prevedono l'aumento della pena di un terzo per i reati di violenza, minaccia o resistenza a pubblico ufficiale quando questi sono diretti contro operatori di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza. Ma c'è anche una stretta contro manifestazioni e proteste, con nuove pene per i danneggiamenti e l'introduzione del reato di blocco stradale. Introdotto anche il reato di rivolta in carcere. Discussa la norma sulle detenute madri, che elimina il vincolo obbligatorio di differimento della pena per le donne incinte o madri di bambini di età inferiore a un anno. Poi una stretta sulla produzione e la distribuzione della cosiddetta cannabis light e il reato punibile con una pena da 2 a 7 anni di carcere di occupazione abusiva di immobili.

Nicola Molteni, della Lega, auspica «l'immediata approvazione» del testo «per garantire maggiori tutele alle donne ed agli uomini in divisa».

Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, punta a velocizzare l'approdo in Aula: «Chiederò di passare direttamente in Aula per la discussione del disegno di legge sulla sicurezza». Il centrodestra, insomma, vuole stringere i tempi. Ma Pd, M5s e Verdi e Sinistra promettono ancora battaglia, in Parlamento e in piazza, per bloccare il testo, che era fermo in commissione al Senato dal 18 dicembre.

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