Egregio Direttore,
il presidente Berlusconi, che qualcuno, sbagliando (e probabilmente in modo interessato), aveva descritto come ormai distaccato e infastidito dalla politica attiva, prima, con l'incontro con gli alleati tenutosi nei giorni scorsi, e poi con il suo discorso a Fiuggi, non soltanto ha smentito queste false notizie ma rilanciando l'alleanza di centro-destra si è imposto nuovamente al centro del dibattito politico. La nostra coalizione rappresenta ancora oggi l'unica area politico/culturale capace di interpretare le esigenze, di quell'«l'altra Italia», quel ceto medio produttivo che produce e diffonde ricchezza. Non si può tacere che è stato il fallimento della sinistra (dall'economia alla gestione dell'immigrazione), a creare un solco molto profondo tra la politica tradizionale ed il mondo reale e a innescare il voto di protesta.
Il centrodestra, con una coalizione coesa ed unita nella quale abbia un ruolo centrale una forza moderata e liberale come Forza Italia, può e deve essere il naturale argine all'affermazione del Movimento Cinque Stelle. I risultati di questi primi mesi dell'esecutivo sono assolutamente negativi. Il governo a trazione grillina ha fatto calare un velo di oscurantismo, di limitazione delle libertà, di involuzione economica e culturale che, sta allontanando l'Italia - considerata sempre meno credibile ed affidabile - dalle democrazie liberali dell'Occidente. In questa difficile situazione le cose da fare per Forza Italia sono state individuate nel discorso di Berlusconi a Fiuggi: lavorare per il rilancio dell'alleanza di centro-destra, partendo dalle prossime sfide elettorali, ed essere pronti per il momento in cui l'anomala maggioranza giallo-verde finirà per implodere.
Per quanto ci riguarda come Forza Italia dobbiamo continuare nel rinnovamento che ci ha portato ad avere il 70% di nuovi parlamentari. Dobbiamo mettere da parte ogni autoreferenzialità, dobbiamo nei prossimi congressi comunali e provinciali spalancare le porte di Forza Italia a tutti i cittadini preoccupati per la nostra libertà.
Dobbiamo aprire i prossimi congressi a tutta quella rete di liste civiche che gravitano nel centro-destra e accogliere nella nostra classe dirigente, senza bisogno di alcuna tessera, i loro eletti nei consigli comunali e regionali. Dobbiamo anche dare più voce e più spazio ai nostri giovani, ai nostri sindaci ed amministratori locali che da Nord a Sud sono a contatto con i cittadini e meglio di chiunque altro ne conoscono le paure e le attese.
Forza Italia, è in campo affinché si possa tornare a contare su un'Italia senza paura e più libera, dove l'invidia e l'odio sociale, cedano il passo al buonsenso, all'amore e alla libertà.
Marta Fascina
Deputata Forza Italia
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