Il centrodestra asfalta Pd e M5S: il sondaggio che fa tremare la maggioranza

Con qualunque scenario possibile, alle prossime elezioni il centrodestra vincerebbe nettamente contro il Pd e il M5S e FdI potrebbe diventare il secondo partito italiano

Il centrodestra asfalta Pd e M5S: il sondaggio che fa tremare la maggioranza

Sono tanti i motivi che in questo momento tengono la maggioranza lontana dall'idea delle possibili elezioni e uno di questi sono senz'altro i sondaggi. Se si andasse ora a votare, stando a quanto rilevano le società di statistica, il risultato sarebbe schiacciante in favore del centrodestra. Gli italiani hanno ormai detto basta a questo governo, che sebbene continui ad avere una maggioranza in parlamento, fuori dal Palazzo non raccoglie più consensi. Il mondo reale è stato dell'immobilismo, delle incertezze e dello stato di caos in cui versa in Paese, al quale la pandemia ha dato il colpo finale. Alessandra Ghisleri di Euromedia Research per il programma Porta a porta ha snocciolato altri numeri che confermano quanto altri sondaggi nei giorni precedenti già avevano annunciato: se si andasse a votare, il governo italiano passerebbe in mano al centrodestra.

Alessandra Ghisleri ha svolto un lavoro importante per la sua rilevazione, ipotizzando tre diversi scenari di voto. In tutti e tre il risultato sarebbe saldamente in mano al centrodestra. È stato immaginato che il premier corra con un proprio partito, che il premier diventi il leader del Movimento 5 Stelle e che si vada al voto con l'attuale configurazione. Tutte probabili, anche se lo scenario che vede Giuseppe Conte a capo del MoVimento è la meno plausibile tra queste.

In tutte e tre, il centrodestra vincerebbe sempre con ampio distacco. Se si votasse mantenendo l'attuale configurazione, la coalizione che ora si trova all'opposizione avrebbe quasi la maggioranza assoluta dei consensi, con il 49% delle preferenze elettorali e l'area governativa che dovrebbe accontentarsi del 36,5%. Le percentuali cambiano nel caso di Conte che scende nella corsa elettorale con un proprio partito ma non cambierebbe il risultato: la coalizione di centrodestra vincerebbe con il 46,9% e l'area di maggioranza passerebbe al 38,4%. Se il presidente del Consiglio corresse alla testa del Movimento 5 Stelle, invece, l'attuale maggioranza raccoglierebbe il 39,6% dei consensi, che non sarebbero comunque sufficienti contro il 48,7%.

I numeri rilevati da Alessandra Ghisleri parlano molto chiaro, così come quelli relativi ai singoli partiti. Se Giuseppe Conte scegliesse di fondare un proprio partito, a subirne maggiormente le conseguenze sarebbe il Partito democratico. La Ghisleri, infatti, ha spiegato che in quel caso il Pd uscirebbe devastato nei consensi dalle elezioni, passando da più del 19% al 10%, superato da Fratelli d'Italia. Se, invece, Conte venisse messo alla guida del Movimento, questo supererebbe il 20%. Conte, quindi, è l'ultima ancora di salvezza per i grillini.

In qualunque configurazione elettorale ipotizzata dalla Ghisleri, la Lega sarebbe il primo partito italiano: 24.8% nella situazione attuale, 23.4% con Conte alla guida di una sua formazione politica e 24.5% con Conte leader del MoVimento. Fratelli d'Italia in tutte e tre le ipotesi sarebbe al 15,5% e se Conte presentasse la sua lista diventerebbe il secondo partito nazionale: il colpo del ko definitivo per i dem e i grillini. Forza Italia ha una forbice tra tra l’8 e il 7.

3% dei consensi. Italia Viva di Renzi, dopo lo strappo con la maggioranza, non avrebbe più del 2.5-2.8% e si collocherebbe sempre sotto Azione di Carlo Calenda che avrebbe una percentuale che oscilla tra il 3.7 e il 3.5%.

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