Il centrodestra avanza: Forza Italia sale ancora

Nelle ultime tre settimane trend positivo per il Cav. Ma il Pd resta il primo partito

Il centrodestra avanza: Forza Italia sale ancora

Per il momento è ancora presto per dirlo. Si tratta più di una tendenza che di un dato concreto. Eppure quello che attestano pressoché tutti i sondaggisti è una netta ripresa di Forza Italia proprio mentre tutte le altre forza politiche erogano consensi giorno dopo giorno. La corsa del partito trainato da Silvio Berlusconi, rinfrancato dall'assoluzione della Corte d'Appello al processo Ruby, fa da traino alle principali forze di centrodestra. Tanto che se andasse in porto la federazione dei moderati a cui sta lavorando il Cavaliere, per Matteo Renzi la vittoria sarebbe meno scontata. Certo, il Pd continua a essere il primo partito del Paese. Ma i numeri si stanno allontanando dallo scoppiettante risultato delle europee.

La politica non va in vacanza. E il dibattito sulle riforme istituzionali influisce pesantemente sui sondaggi. Ma non ci sono solo le schermaglie parlamentari. Le tensioni interne al Pd, il dibattito serrato nel centrodestra, le rivolte dei grillini contro il dialogante Luigi Di Maio e financo l'assoluzione di Berlusconi al Rubygate fanno impazzire i sondaggisti. Anche perché l'ipotesi di un voto anticipato comincia a farsi sempre più concreta soprattutto se il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan si vedrà costretto a varare una manovra correttiva in autunno. Per il momento l'eventualità aleggia tra i corridoi del Tesoro. Ma se Renzi dovesse ulteriormente ritoccare (all'insù) la pressione fiscale il rischio che il banco salti è tutt'altro che impossibile.

Secondo l'ultimo sondaggio Swg per Affaritaliani, Forza Italia continua a crescere. Guadagnando uno 0,5% in sette giorni passa dal 17,2 al 17,7% e conferma un trend positivo che va avanti da almeno tre settimane. Sulla scia anche il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano passa dal 3,9 al 4%, mentre Fratelli d'Italia è stabile al 3,3%. Arretra, anche se di poco, solamente la Lega Nord che passa dal 7,5 al 7,1%.

Se Berlusconi sorride, Renzi inizia a preoccuparsi. Il calo dei consensi del "suo" Pd era iniziato in sordina, qualche settimana fa. Mezzo punto qua, mezzo punto là e il tanto sbandierato 40,8% incassato alle europee dello scorso 25 maggio è stato lentamente eroso. Sebbene i dem siano sempre la forza politica più forte, Renzi deve fare i conti con il calo costante. Scendendo al 38% il partito si allontana sempre di più da quella soglia psicologica del 40% che permette al premier di imporsi in parlamento quando qualcuno o qualcosa cerca di sbarrargli la strada. L'elettorato di centrosinistra si sta, infatti, spostando a sinistra. Secondo il sondaggio Swg, sta infatti recuperando il Sel di Nichi Vendola che dal 2,9 passa al 3,2%.

Anche Beppe Grillo non dorme sonni tranquilli. Diviso tra un'aspirazione belligerante e una tentazione più dialogante, il comico si trova a dover far da paciere tra le diverse fazioni che animano il suo Movimento 5 Stelle. Al centro dello scontro c'è la linea di Di Maio e le figuaracce in streaming con Renzi. Anche l'ultimo botta e risposta con il premier non sembra aver giovato granché a Grillo che si è visto spernacchiare proprio sul web. Tanto che i Cinque Stelle passano dal 22 al 20% nel giro di sette giorni.

Praticamente scomparsi dalla scena politica Italia dei Valori e Scelta Civica: 0,5% per il movimento di Antonio Di Pietro e 0,7% per quello di Mario Monti. Ancora qualche settimana e saranno solo un lontano ricordo.

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