Roma - Il centrodestra si ricompatta sulla sicurezza. Durante l'iter della legge, complice alcune aperture del Pd a degli emendamenti di Forza Italia, s'era temuta la rottura dell'alleanza azzurri-Lega-Fratelli d'Italia. Ma poi, anche grazie all'intervento di Berlusconi che ha detto niet, è scattato il pollice verso al nuovo provvedimento sulla legittima difesa. Un «no» compatto al voto finale certificato dal capogruppo azzurro alla Camera Brunetta: «Ancora una volta la sinistra e il governo si sono dimostrati incapaci di rispondere alle reali esigenze della popolazione. Voteremo no a questa legge ipocrita, imbrogliona, che dice tutto e il contrario di tutto, ed è scritta male». Anche Mariastella Gelmini, che pure ha visto l'accoglimento di alcune sue proposte, taglia corto: «Il testo finale non è adeguato al bisogno di sicurezza degli italiani. Forza Italia voterà contro e speriamo che il Senato lo possa correggere e migliorare affermando in modo netto il sacrosanto diritto alla difesa». Pure il senatore Malan arriccia il naso: «Una legge che dice tutto e non dice niente: era giorno o era notte? Eri abbastanza turbato psicologicamente o hai reagito con lucidità? L'aggressore si è introdotto con l'inganno o in modo esplicito? Serve chiarezza, non fumo negli occhi».
Nessuna spaccatura, sperata da Renzi, tra Forza Italia e Lega. Lega che, con il suo leader Salvini, inscena una protesta che si trasforma in bagarre a Montecitorio. Dalla tribuna dell'Aula della Camera il capo del Carroccio s'è messo a urlare «Vergogna, vergogna!», facendo intervenire i commessi che lo hanno allontanato di peso. In Aula, poi, sono comparsi i cartelli con la scritta «La difesa è sempre legittima». Anche il governatore Zaia, tra i leghisti, alza la voce: «Alla gente esasperata e impaurita hanno detto: di notte difenditi, ma di giorno lasciati rapinare. Invece, o la legittima difesa è sempre o non lo è mai».
Indignati pure i Fratelli d'Italia che si lamentano incatenandosi davanti all'ingresso di Montecitorio: «Si tratta di una legge che, ancora una volta, lega le mani agli italiani che non avranno la possibilità di difendersi - spiega Giorgia Meloni - con uno Stato che ormai sta sempre più vicino ai criminali che non alle vittime. Fratelli d'Italia continua a stare dalla parte delle vittime».
Pare di rivedere il Pdl (senza Alfano, naturalmente) se anche Raffaele Fitto si schiera come tutti gli altri di centrodestra: «Più che legittima difesa tutela del sonno.
Una legge che distingue il ladro che vien di notte da quello che vien di giorno è ridicola», ironizza su Twitter l'ex governatore pugliese.E pure Gianni Alemanno, del Movimento Nazionale, boccia la legge: «È solo una mossa propagandistica. E stiamo raccogliendo le firme per una proposta di legge di iniziativa popolare».
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