Il centrodestra lancia la sfida al Campidoglio

L'avvocato sostenuto dalla coalizione di centrodestra assicura: "Roma è governabile, servono onestà e competenza". Al centro del programma per la Capitale lavoro, turismo, scuole, ambiente e periferie

Il centrodestra lancia la sfida al Campidoglio

Un candidato che "sa dove mettere le mani". Così Giorgia Meloni definisce Enrico Michetti, l’uomo su cui il centrodestra punta per espugnare il Campidoglio. Nei giorni scorsi aveva paragonato l’avvocato amministrativista a Mr. Wolf, celebre personaggio di un film di Tarantino. Come in Pulp Fiction, Michetti "risolverà problemi", promette la coalizione che lo sostiene. In questo caso, si tratterà di quelli che assillano la Capitale: dai conti in rosso, ai trasporti, alle buche, all’immondizia. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.

Michetti: "È la più grande occasione della mia vita"

Lui, durante la conferenza stampa al Tempio di Adriano, nel centro della città, per la presentazione della sua candidatura in tandem con il magistrato Simonetta Matone – in attesa dell’aspettativa da parte del Csm – si dice "onorato e lusingato" che i leader del centrodestra alla fine abbiano deciso di convergere su di lui. "Farò di tutto per ripagare questa fiducia con successo ed efficienza", ha detto ai giornalisti, confidando di essere stato "folgorato da Giorgia", il suo più grande sponsor fin dall'inizio della trattativa per trovare il nome giusto per la corsa a Palazzo Senatorio.

"Roma è governabile, serve onestà e competenza", assicura il candidato che la definisce come "la città più complessa del mondo". Restituire ai cittadini "l'orgoglio di Caput mundi - va avanti - non è impossibile". "Massimo rispetto per gli altri candidati, non parlerò mai di loro - promette - ma del futuro di Roma, questa è la più grande occasione che ho nella mia vita, perchè amo questa città". Tra i punti centrali del suo programma ci sono la creazione di posti di lavoro, il turismo, l'aumento del tasso di scolarità e le periferie, ma anche pacificare una città in cui c'è troppo "odio e pregiudizio".

Giorgia Meloni: "Mettiamo in campo due pezzi da novanta"

Poco importa che il suo sia un nome poco conosciuto. "Di gente conosciuta a Roma e a Milano che ha fatto disastri, ne abbiam vista anche troppa", ribatte Matteo Salvini. "Preferisco qualcuno che si farà conoscere nei prossimi cinque anni, non per quello che ha fatto in passato ma per quello che farà in futuro", taglia corto. È Giorgia Meloni a promettere che in tre mesi la coppia acquisterà notorietà: "Sono pronta a portarli in tutti i quartieri". "Stiamo mettendo in campo due pezzi da novanta", dice la leader di Fratelli d’Italia.

Michetti, va avanti la Meloni, "non è un candidato, ma un sindaco". "Raggi era un buon candidato, era donna, giovane, nuova e sapeva parlare, ma non è stata un buon sindaco. – spiega - Per anni ha detto che stava facendo esperienza, non si può fare il tirocinio da sindaco di Roma. Noi invece vogliamo delle persone che quando arrivano a governare la Capitale sanno esattamente dove mettere le mani". "Roma – conclude - non si può permettere di perdere altro tempo". Oggi, ha aggiunto, una Capitale che "viene derisa al cospetto del mondo non è un problema solo romano ma dell'Italia intera".

Salvini: "Centrodestra unito, restituiremo orgoglio ai romani"

"Roma deve tornare Capitale", dice anche il leader leghista, che mette l’accento sulla compattezza del centrodestra. "Pd e 5 Stelle vanno divisi a Roma, a Torino, a Bologna, in Calabria, noi andiamo uniti", continua Salvini che dice di voler "risvegliare l'orgoglio di quei romani che sono disillusi e rassegnati a questa sporcizia, a questi ritardi, a questa insicurezza". "Restituire orgoglio" ai cittadini sarà, quindi, la sfida dei prossimi cinque anni.

La settimana prossima, annuncia il leader leghista, si chiuderà anche la partita per Milano. "Dietro Enrico e Simonetta, - incalza ancora Salvini - c'è una comunità che io ambisco a far crescere, a unire e federare". Si rivolge non solo ad Antonio Tajani e Giorgia Meloni, ma anche agli "amici dell'Udc, Noi con l'Italia e Cambiamo" presenti in sala. E poi su Vittorio Sgarbi, pronto a fare l’assessore alla Cultura, è convinto: "Potrà fare miracoli in questa città". Il critico d'arte conferma di essersi messo a disposizione proprio per la "componente miracoli". "Farò l'assessore in piedi - dice - per rialzare i poli culturali di questa città che dobbiamo far vedere al mondo".

Tajani: "Problemi di Roma frutto della gestione del passato"

"Ci sono enormi problemi di bilancio frutto della cattiva gestione del passato sistema e di quello attuale", sottolinea poi il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani. "Cinque anni non sono tantissimi – aggiunge - ma sono necessari per restituire dignità e centralità alla Capitale". Anche l’azzurro rimarca come la campagna elettorale che si apre in questi giorni sarà "all'insegna dell'unità del centrodestra". Tra i temi da affrontare, spiega, ci sono i "poteri di Roma Capitale", "i rifiuti, i trasporti e gli animali selvatici".

"Su Enrico non posso che dire parole di elogio. Lo conosco da ragazzo. Ha sempre avuto passione politica e amore puro per la città", scrive sui social anche il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, festeggiando l’inizio dell’avventura politica dell’avvocato Michetti.

Matone: "Roma sarà la Capitale dei più deboli"

Evita per il momento dichiarazioni di natura politica, invece, la giudice Simonetta Matone, in attesa di entrare in partita una volta che il Csm le concederà l’aspettativa. Si limita a dire di essere "serena" rivendicando di non aver "mai fatto parte di cordate".

"Ho accettato la proposta che mi è stata fatta perché nella vita bisogna saper rischiare, anche buttarsi.

– risponde ai giornalisti - Al tempo stesso ho deciso di mettere la mia professionalità e il mio spirito di servizio a disposizione dei cittadini romani". L'obiettivo, promette, è che Roma possa diventare "la Capitale dei più deboli".

Ad incontrare i due candidati nella sua villa sull'Appia Antica, nei prossimi giorni, sarà anche il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

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