Quelli che tutti eccetto lui

TTB sembra una marca di insetticida. E invece no: la sigla sta per TUTTI TRANNE BERLUSCONI.

Quelli che tutti eccetto lui

TTB sembra una marca di insetticida. E invece no: la sigla sta per TUTTI TRANNE BERLUSCONI. Nomi e cognomi di lor signori sono ben noti. Ma per carità di patria non li nomineremo per risparmiargli una brutta figura. Sì, perché nella loro foga demolitoria perdono il ben dell'intelletto. E finiscono per non indovinarne una neppure per sbaglio. In omaggio all'ipocrisia, non lo citano neppure il Cavaliere. Si limitano a disegnare più che un identikit un non identikit. Ma finiscono per tirarsi la zappa sui piedi, povere vittime della hegeliana eterogenesi dei fini.

Per cominciare, affermano che il futuro presidente della Repubblica dovrà essere eletto a larga maggioranza. E già qui, come usa dire, casca l'asino. Perché al primo scrutinio e a larga maggioranza sono stati eletti unicamente due dei dodici presidenti della Repubblica che finora hanno calcato la scena: Cossiga e Ciampi.

Ma, per chi non lo sapesse, Cossiga è stato eletto alla suprema magistratura dello Stato come seconda scelta. Quasi per sbaglio. Difatti Ciriaco De Mita, nel 1985 segretario della Dc, avrebbe voluto un costituzionalista provetto come Leopoldo Elia.

Smentiti sul primo non identikit, sono passati al secondo. Hanno osservato che non sarebbe ammissibile un segretario di partito. Orbene, si dà il caso che il quinto presidente della Repubblica, Saragat, è stato non solo segretario di partito ma molto di più. Nel gennaio 1947 è stato il promotore della scissione socialista di Palazzo Barberini.

Smentiti una seconda volta, lor signori si sono consolati osservando che non c'è due senza tre. E questa volta confidavano di non essere smentiti di nuovo. Non aveva forse Berlusconi guidato in un arco temporale che si distende dal 1994 al 2011 ben quattro ministeri? E allora ecco pronto all'uso un nuovo non identikit: mai e poi mai può insediarsi al Quirinale chi sia stato presidente del Consiglio. E non sanno, o fanno finta di non sapere, che sono stati presidenti del Consiglio Segni, Leone e Ciampi prima di diventare inquilini del Colle. E Con le pive nel sacco, i TTB si espongono a un'ennesima umiliazione. Ricorderanno che se c'è stato un acerrimo nemico di Berlusconi, questi è stato Oscar Luigi Scalfaro. Orbene, prima di conferirgli l'incarico di formare il suo primo governo il 18 aprile 1994, Scalfaro lo convocò sul Colle. Prima di congedarlo, gli rivolse questo invito: «Si ricordi di tenere sempre accanto a sé il signore che le sta accanto». Si trattava, manco a dirlo, di Gianni Letta. Il braccio ambidestro del Cavaliere.

Se Berlusconi fosse eletto, di sicuro avremmo sul Colle un segretario generale con i fiocchi come il predetto Gianni Letta. L'equilibrio fatta persona.

Un mediatore che metterebbe d'accordo perfino due seggiole. Un uomo universalmente stimato. E con amicizie dappertutto: a dritta e a manca. Ora, è mai possibile che i TTB siano più scalfariani di Scalfaro, la bestia nera del Cav?

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