Ciao Giuseppi, tanti saluti da Renzi

Gli ultimatum di Renzi a Conte, gli scivoloni dei grillini e la mascherina di Salvini. Tutto il peggio della settimana

Ciao Giuseppi, tanti saluti da Renzi

Tutto cambia, nulla cambia. Il 2021 comincia proprio male, nell’immaginario collettivo avrebbe dovuto essere l’anno della pace, della tranquillità, dell’azione, della guerra contro il Covid. L’anno del vaccino. Peccato, però, che l’unica guerra sia tra i palazzi del potere, a Roma, dove continua la battaglia tra Conte e Renzi. “Anno nuovo vita nuova” recita un vecchio detto popolare, ma l’unica vita che potrebbe cambiare nel 2021 (in peggio) è quella di Giuseppi (così era stato ribattezzato dal suo amico Trump) che presto potrebbe essere costretto a fare i bagagli e lasciare il suo fortino di Piazza Colonna. Il braccio di ferro tra i due va avanti da settimane ed è tutti contro tutti. Da Chigi partono telefonate disperate, un po’ come Verdone in “Un Sacco Bello”, in cerca di responsabili, ma nessuno sembra intenzionato ad appoggiare un Conte bis, tris. E mentre sottobanco si discute su come fare fuori l’avocato del popolo lui resiste e, a colpi di DPCM, continua a colorare le regioni italiane. Sarà un modo per distrarsi dalle beghe politiche? Non è dato sapere. Un fatto è certo, il Paese sta esplodendo.

MATTEO RENZI

Appena trascorso il Natale lancia l’ennesima provocazione. Dal “stai sereno” al “ciao”. “Quello di Conte è un piano senz’anima. La nostra proposta parte da quattro voci, che con un acronimo formano la parola italiana più famosa al mondo: CIAO. Cultura, Infrastrutture, Ambiente e Opportunità.” Allora chi aspetta a mandarlo a casa?

BARBARA LEZZI

L’ex ministro per il Sud, oggi muta senatrice, attacca sui social i suoi alleati di governo: “Insisto sul non cedere niente a questi ricattatori che stanno paralizzando un Paese in un momento estremamente difficile. Se si cede ora, alzeranno continuamente la posta. CORAGGIO!” E quale sarebbe la proposta? Il movimento fondato dal comico non ha i voti per andare avanti.

MATTEO SALVINI

Matteo, Matteo… perché indossare la mascherina con il volto di Paolo Borsellino? È di pessimo gusto. Sì, anche se l’avesse fatto la Boldrini o Di Maio. Sappiamo che ti è stata consegnata lì, a Palermo, dai tuoi credendo di farti cosa gradita, ma avresti potuto evitare. Non è con la mascherina di Borsellino che si portano avanti certi valori, ma con i fatti. L’ennesimo pretesto per attaccare il leader della Lega è servito. Ad averlo fatto lui stesso.

MASSIMO GALLI

Il virologo su Repubblica: “Troppe libertà, ora stiamo pagando gli errori del Natale.” MA cosa vuole Galli? Certo che gli rode non essere all’interno del CTS eh. Faccia il medico, il virologo, al Paese ci pensa il governo. Almeno dovrebbe.

GIULIO GALLERA

L’ormai ex assessore lombardo a La Stampa: “Abbiamo medici e infermieri che hanno 50 giorni di ferie arretrate. Non li faccio rientrare in servizio per un vaccino nei giorni di festa.” Una dichiarazione che gli è costata il posto.

SANDRA ZAMPA

La sottosegretaria del PD alla salute incoraggia gli italiani su Twitter: “Resistiamo 2-3 mesi, poi col bel tempo tutto sarà meno difficile e milioni di persone saranno vaccinate. Ci sono tutte le premesse per fare una campagna da serie A.”

VINCENZO DE LUCA

Il sipario si apre e Vincenzino va in scena, come sempre. Nel mirino del suo lanciafiamme questa volta il suo governo: “La linea del governo manda l'Italia al manicomio. Basta mezze misure, serve una zona rossa per tutta Italia fino a fine gennaio." Chissà se anche lui spera nella mossa del cavallo?

FEDERICO D’INCA’

Tranquilli, per il ministro grillino è tutto risolto. Ad Agorà, su Rai3, ha detto: “Abbiamo affrontato la sfida al Coronavirus e l'abbiamo vinta.” In studio è calato il gelo. “La maggioranza è quella che fino ad oggi ci ha permesso di poter affrontare questa sfida nei confronti del Coronavirus e di vincerla, fino ad oggi. Adesso dobbiamo completare questa vittoria e portare finalmente il risultato...”

ENRICO MENTANA

Il direttore nei momenti concitati dell'attacco a Capitol Hill ha commentato le scene del film “Project X - Una festa che spacca” convinto che fossero immagini in diretta dei manifestanti pro Trump. All’improvviso si vede un uomo armato di lanciafiamme e lui, incredulo, continua a commentare… Fosse accaduto a Napoli avrebbe scambiato l’attore del film per De Luca. Vista l’arma utilizzata.

MARIA ELENA BOSCHI

È agguerrita come non mai l’ombra di Matteo Renzi. Dopo un editoriale di M.T. sul Fatto Quotidiano: “Il primo modo di dire del 2021 è 'avere la faccia come la Boschi'. Sempreché la faccia ampiamente rielaborata che domina le 87 interviste rilasciate nell’ultimo mese appartenga davvero alla deputata renziana che nel 2016 annunciò solennemente il ritiro dalla politica in caso di sconfitta al referendum…” Ha deciso di trascinarlo in tribunale. Tra qualche giorno T. potrebbe ritrovarsela ministro tra le fila del Conte ter. Come farà se dovesse accadere?

NINO SPIRLI’

“Sono scandalizzato, ma sono anche pronto a combattere fino all’ultimo” Il presidente della Regione Calabria

questa volt ava all’attacco del Tar che boccia la sua ordinanza sulle scuole: “Il Tar manda i più piccoli a scuola e lascia a casa gli studenti delle superiori. Ci opporremo! Per noi, tutti a casa, in sicurezza e in DAD!!"

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