C'è un'altra epidemia legata al Coronavirus. È l'epidemia da fake news. Bufale che da giorni circolano ormai senza freni su siti, social network e gruppi WhatsApp. Mamme allarmate per la presenza di alunni cinesi nelle classi dei propri figli, milioni di consumatori non sanno se sia il caso di bere la birra che con il virus cinese condivide solo il nome. E ristoratori orientali hanno deciso di lasciare che siano solo i dipendenti italiani a servire i clienti.
PSICOSI
Insomma, la psicosi è già fuori controllo. Le autorità hanno preso provvedimenti: l'Istituto superiore di sanità ha pubblicato un tweet con cui raccomanda di «non dare credito a fonti non ufficiali come social e app di messaggistica», mentre l'Oms ha messo a punto un vademecum, rilanciato su Twitter, in cui sfata i falsi miti. In campo è sceso anche Facebook, che ha promesso di filtrare con maggiore attenzione le notizie postate sulle sue pagine.
COMPLOTTI
La più macroscopica, forse, è quella che vede il virus partito da Wuhan come il prodotto di una bomba batteriologica destinata a una non meglio specificata guerra. Naturalmente la teoria complottista è stata immediatamente smentita, ma ormai era troppo tarsi: la notizia aveva già fatto il giro del mondo. Poco dopo è stata la volta del fondatore di Microsoft Bill Gates, accusato di aver confezionato il microrganismo attraverso le case farmaceutiche da lui finanziate.
NEGOZI
Molto diffusi in questi giorni sono anche i messaggi WhatsApp che invitano a disertare negozi e ristoranti cinesi «fino a quando il virus non sarà sconfitto». Anche in questo caso le basi scientifiche sono completamente assenti, visto che il coronavirus non può essere trasmesso dagli oggetti alle persone. Neanche dai pacchi in arrivo dal Paese del dragone, come ha ribadito l'Oms.
VACCINI
Altra pericolosissima fake new riguarda il vaccino. All'ospedale Spallanzani di Roma, così come in altre strutture sanitarie del mondo, è stato isolato il virus.
Questo però non vuol dire che siano pronti medicinali in grado di fermarlo. E allora qualcuno, ancora una volta attraverso i social, ha cominciato a far girare la voce che basterebbe una tachipirina per guarire. Tutto falso, ovviamente.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.