Il circolo mondiale dei negazionisti vip: macché epidemia, è una normale influenza

In Usa il presidente Trump e l'industriale Musk minimizzano il Coronavirus

Il circolo mondiale dei negazionisti vip: macché epidemia, è una normale influenza

«Falsità», «panico da stupidi», «il coronavirus non esiste». I negazionisti del Covid-19 non desistono nemmeno di fronte a un'Italia chiusa per emergenza e di terapie intensive a rischio collasso. Twittano, si immortalano in video selfie per «svegliare» i followers dal «terrorismo mediatico». Il virologo Roberto Burioni, attento controllore dei cinguettii diffusori di fake news sui social, ha risposto a Elon Musk, patron di Tesla, che ai suoi 32 milioni di seguaci su Twitter aveva scritto: «Il panico da coronavirus è stupido». Per molti l'imprenditore ha sminuito la portata dell'infezione nonostante anche la sua «patria d'affari», la California, ne sia stata colpita. «L'epidemia di babbei è già una pandemia», gli ha risposto Burioni. E con gli utenti che lo hanno attaccato in difesa di Musk, il virologo ha rincarato la dose: «Io ho fatto un millesimo di quello che ha fatto questo babbeo: ho studiato molto la virologia. Lui con tutti i suoi soldi no». Del resto Burioni ha risposto, sebbene in toni più garbati, anche al presidente degli Stati Uniti Donal Trump che sul Covid-19 aveva twittato: «Quindi l'anno scorso 37.000 americani sono morti per l'influenza comune. In media tra 27.000 e 70.000 all'anno. Niente è fermo, la vita e l'economia continuano». Il professore gli ha fatto notare: «Signor Presidente, mentre tutti gli americani hanno un certo grado di immunità contro l'influenza stagionale, non esiste alcuna immunità contro questo nuovo coronavirus. Il virus è pericoloso, si diffonde molto rapidamente e penso che sottovalutare questa malattia infettiva sarebbe un errore mortale».

E poi ci sono personaggi di casa nostra, che scatenano l'indignazione collettiva. Come l'uscita video su Facebook della ex showgirl Eleonora Brigliadori che si cimenta su teorie di complotti americani e ai suoi followers parla così: «Che ci fosse l'America dietro tutto questo, era già chiaro a molti di noi!». E ancora: «I contagi ci sono sempre stati, non c'è niente di nuovo tranne la volontà di creare terrorismo». È bene ricordate che l'Organizzazione mondiale della sanità ha più volte ribadito che «a livello globale si arriva al decesso in circa il 3,4% dei casi di Covid-19. Per fare un confronto, l'influenza uccide meno dell'1% degli infetti».

E fanno discutere anche le dichiarazioni del presidente della casa del caffè Hausbrandt, Martino Zanetti, che ieri ha commentato la situazione italiana così: «Il Coronavirus non esiste, se questa è una pandemia allora ce l'abbiamo tutti gli anni. È una falsità palese costruita dal governo francese per sabotare i progetti di Via della Seta fra Pechino e Venezia. Ai miei collaboratori consiglio di viaggiare e muoversi liberamente senza preoccupazioni».

Alla fila si è aggiunto ieri

anche Helmut Marko, ex pilota e ora consulente di Red Bull: «È come un'influenza. Per la maggior parte, le persone muoiono di vecchiaia con malattie preesistenti. Dobbiamo contrastare la paura dei politici e non sostenerli».

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