"Colpiremo il Real Madrid": decapitato il gruppo dell'Isis

L'organizzazione faceva propaganda per spingere i fedeli ad attaccare calciatori e tifosi dei "blancos" e altri eventi sportivi

"Colpiremo il Real Madrid": decapitato il gruppo dell'Isis
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Avevano messo nel mirino anche la squadra di calcio più famosa del mondo, quel Real Madrid che proprio un paio di settimane fa ha vinto la sua quindicesima Champion League. Calciatori e tifosi dei «blancos» erano uno dei target dichiarati della sedicente Fondazione Ilam, un'organizzazione di propaganda legata allo Stato Islamico che aveva incoraggiato i suoi seguaci ad attaccare, tra gli altri la squadra allenata da Carlo Ancelotti. La Guardia Civil spagnola, in collaborazione con l'Europol e l'Fbi statunitense, ha smantellato l'Ilam ha arrestato nove persone in Catalogna, in Andalusia e nell'isola di Tenerife nelle Canarie, tutti con accuse di terrorismo e associazione per delinquere. Per due degli arrestati è stata disposta la detenzione preventiva. Lo riferisce il sito spagnolo di notizie El Confidencial, che rivela anche che l'organizzazione poteva contare per la sua propaganda islamista di stazioni radio, produttori di video e profili sui social network. Strumenti attraverso i quali venivano diffusi contenuti radicali in una moltitudine di lingue, tra cui lo spagnolo. L'indagine è stata condotta dal Tribunale centrale di istruzione numero 1 dell'Audiencia Nacional e ha visto la collaborazione delle autorità di Paesi Bassi, Germania, Francia, Estonia, Romania e Islanda. Il Real Madrid ha ringraziato le forze dell'ordine.

Nel materiale rinvenuto c'erano anche incoraggiamenti a colpire il mondo dello sport, attacchi agli Europei di calcio in corso in Germania e alle Olimpiadi a Parigi che si apriranno il prossimo 26 luglio a Parigi. I vertici della Fondazione Ilam avevano anche predisposto delle vere e proprie «guide alla radicalizzazione» nelle quali si leggono frasi come «l'incitamento alla jihad è un dovere e un ordine divino che Allah ha ordinato al suo profeta per esortare i credenti alla lotta, incoraggiarli in essa e promuoverne la realizzazione».

L'Isis aveva minacciato, nell'aprile scorso, di colpire le sedi della partite di andata dei quarti di finale della Champions League, che si sono disputate due a Madrid (al Santiago Bernabeu, stadio del Real, e al Civitas Metropolitano, casa dell'Atlètico), una a

Londra (all'Emirates Stadium dell'Arsenal) e al Parco dei Principi di Parigi dove gioca il Paris Saint-Germain. In quell'occasione i dispositivi di sicurezza erano stati drasticamente potenziati ma poi non era accaduto nulla.

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