Il colpo degli 007 di Mosca. Sui social le carte Usa-Nato

I network russi pubblicano documenti di guerra classificati. Washington: "Falsi". Indaga il Pentagono

Il colpo degli 007 di Mosca. Sui social le carte Usa-Nato

New York. Le carte segrete di Usa e Nato sull'Ucraina finiscono sui social, ed è giallo su chi possa esserci dietro la fuga di notizie che rischia di compromettere la condivisione dell'intelligence tra Washington e Kiev. Mentre il Pentagono ha aperto un'inchiesta sull'accaduto, Russia e Ucraina si scambiano reciproche accuse di disinformazione. Secondo quanto rivelato dal New York Times, sono stati diffusi su Twitter e Telegram (piattaforma con oltre mezzo miliardo di utenti e disponibile in Russia) screenshot di documenti di guerra classificati, e in particolare i piani per rafforzare l'esercito di Kiev in vista dell'annunciata controffensiva nell'est del Paese. Carte che contengono grafici e dettagli su consegne di armi, lo stato di truppe e battaglioni, piani strategici e altre informazioni sensibili.

Gli analisti militari ritengono che le carte, prima della divulgazione, siano state modificate, ad esempio per ridurre la stima delle vittime di Mosca e aumentare quella dei soldati ucraini, ma nonostante i forti sospetti di manipolazione da parte russa, sembrano almeno in parte autentiche. In tal caso si tratterebbe del primo, imbarazzante colpo pubblico dell'intelligence di Mosca, dopo che finora sono stati gli 007 americani a condurre il gioco, anticipando i piani del Cremlino e passando informazioni a Kiev per colpire gli obiettivi nemici. Per gli esperti potrebbe essere difficile valutare l'impatto della divulgazione sui combattimenti in prima linea ora e nei prossimi mesi, ma sta di fatto che si tratta di un danno piuttosto significativo all'intelligence di Usa e Nato.

L'amministrazione Biden ha tentato finora inutilmente di cancellare i documenti dalla rete, e la vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, non si è pronunciata sulla loro autenticità, limitandosi a dire che il dipartimento della Difesa è «a conoscenza delle segnalazioni di post sui social media e sta esaminando la questione». Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha assicurato che le carte diffuse non hanno «nulla a che fare con i veri piani» del suo paese e si basano su «una grande quantità di informazioni fittizie. Sono un bluff, polvere negli occhi...se la Russia avesse davvero ricevuto i preparativi per scenari reali, difficilmente li avrebbe resi pubblici», ha sottolineato. Mentre da Mosca, blogger militari accusano Kiev, avvertendo che probabilmente si tratta di «false informazioni per distrarre le forze russe prima della controffensiva ucraina». E il Cremlino ha ribadito che «non abbiamo il minimo dubbio sul crescente coinvolgimento diretto o indiretto degli Stati Uniti e della Nato nel conflitto tra Russia e Ucraina». «Lo teniamo d'occhio - ha commentato il portavoce Dmitri Peskov - Certo, questo rende l'intera storia più complicata, ma non può influenzare l'esito finale dell'operazione speciale».

I documenti risalgono ad almeno cinque settimane fa, con il più recente datato primo marzo, giorno in cui ufficiali ucraini erano nella base americana di Wiesbaden, in Germania, per una sessione di war game, con la partecipazione del capo dello stato maggiore congiunto Usa Mark Milley e del comandante supremo delle Forze alleate in Europa Christopher Cavoli. Tra gli elementi che hanno suscitato sospetti di manipolazione c'è la stima delle vittime: tra i 16 mila e i 17,5 mila russi e 71.500 ucraini. Finora il Pentagono e altri analisti avevano parlato di circa 200 mila tra morti e feriti nell'esercito di Putin e oltre 100 mila in quello ucraino. Comunque per gli esperti parte dei documenti appaiono autentici e hanno fornito informazioni preziose a Mosca sui tempi di consegna degli aiuti bellici, sul numero delle truppe ucraine ed altri dettagli militari. Tra cui i tassi di spesa per le munizioni fornite dagli Usa, compresi i sistemi missilistici Himars.

E ancora - ha spiegato il Nyt - in una delle carte si riassumevano i programmi di addestramento di 12 brigate da combattimento ucraine, si diceva che nove di loro erano state addestrate dalle forze statunitensi e della Nato e che avevano bisogno di 250 carri armati e più di 350 veicoli meccanizzati.

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