Dal commissario ai fondi: cosa prevede il dl Genova. Via i soldi per il Terzo valico

Il commissario straordinario affiderà la ricostruzione del ponte di Genova ad uno o più operatori, escludendo Autostrade per l'Italia

Dal commissario ai fondi: cosa prevede il dl Genova. Via i soldi per il Terzo valico

Il testo definitivo del Decreto Genova, all’esame del Quirinale, prevede che per "la demolizione, la rimozione, lo smaltimento e il conferimento in discarica dei materiali di risulta - si legge - nonché per la progettazione, l’affidamento e la ricostruzione dell’infrastruttura e il ripristino del connesso sistema viario, il Commissario straordinario opera in deroga ad ogni disposizione di legge extrapenale, fatto salvo il rispetto dei vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all’Unione europea".

La domanda che tutti si pongono è questa: chi pagherà la ricostruzione del ponte? Nel caso in cui Autostrade non pagasse o ritardasse le spese di ricostruzione sarà lo Stato ad anticiparle, attingendo al Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale. "Il concessionario del tratto autostradale alla data dell’evento - si legge nel decreto - tenuto, in quanto responsabile del mantenimento in assoluta sicurezza e funzionalità dell’infrastruttura concessa ovvero in quanto responsabile dell’evento, a far fronte alle spese di ricostruzione dell’infrastruttura e di ripristino del connesso sistema viario, entro trenta giorni dalla richiesta del Commissario straordinario, versa sulla contabilità speciale le somme necessarie al predetto ripristino ed alle altre attività connesse nell’importo provvisoriamente determinato dal Commissario medesimo salvo conguagli, impregiudicato ogni accertamento sulla responsabilità dell’evento e sul titolo in base al quale sia tenuto a sostenere i costi di ripristino della viabilità".

"In caso di omesso versamento nel termine - si legge ancora - il Commissario straordinario può individuare, omessa ogni formalità non essenziale alla valutazione delle manifestazioni di disponibilità comunque pervenute, un soggetto pubblico o privato che anticipi le somme necessarie alla integrale realizzazione delle opere, a fronte della cessione pro solvendo della pertinente quota dei crediti dello Stato nei confronti del concessionario alla data dell’evento, potendo remunerare tale anticipazione ad un tasso annuo non superiore a quello di riferimento della Banca Centrale Europea maggiorato di tre punti percentuali. Per assicurare il celere avvio delle attività del Commissario, in caso di mancato o ritardato versamento da parte del Concessionario, a garanzia dell’immediata attivazione del meccanismo di anticipazione è autorizzata la spesa di a 30 milioni annui dall’anno 2018 all’anno 2029".

Per assicurare "il celere avvio delle attività" del Commissario straordinario per la ricostruzione del ponte di Genova, in caso di mancati o ritardato versamento da parte del concessionario Autostrade, sarà anticipata la spesa di 30 milioni annui dal 2018 al 2029, pari a 350 milioni, attingendo al Fondo per le infrastrutture". Altri 20 milioni di risorse che verranno trasferite alla contabilità speciale intestata al Commissario delegato.

La Regione Liguria, la città metropolitana di Genova e il Comune potranno assumere complessivamente per gli anni 2018 e 2019 "fino a 250 unità" per far fronte alle necessità conseguenti al crollo del ponte Morandi, previa autorizzazione del Commissario delegato per l’emergenza. Le precedenti versioni del testo parlavano di 500 unità. Le assunzioni sono con contratti a tempo determinato e con funzioni di personale civile, polizia locale e supporto all’emergenza.

È istituita, a decorrere dal 1° gennaio 2019, l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (ansfisa), di seguito Agenzia, con sede in Roma presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con possibilità di articolazioni territoriali".

Oltre 40 milioni di euro vengono stanziati per il trasporto pubblico locale, a favore della Regione Liguria che deciderà come spenderli. Nel dettaglio, l’art. 5 del decreto prevede mezzo milione per il 2018 e 23 milioni per il 2019. Inoltre, sono stanziati altri 20 milioni per il rinnovo del parco mezzi. È poi autorizzata una spesa di 20 milioni di euro, già nel 2018, per le "maggiori spese affrontate dagli autotrasportatori in conseguenza dell’evento, consistenti nella forzata percorrenza di tratti autostradali aggiuntivi rispetto ai normali percorsi".

"Il commissario straordinario può avvalersi di un comitato tecnico scientifico composto da esperti di comprovata esperienza in materia di urbanistica, ingegneria sismica, tutela e valorizzazione dei beni culturali e di ogni altra professionalità che dovesse rendersi necessaria".

Nella bozza del dl Genova non compaiono i fondi per il Terzo valico dei Giovi.

Non c'è più, infatti, il comma 3 dell'articolo 16, che prevedeva di assegnare al sesto lotto del Terzo Valico 791 milioni di euro ad integrazione del finanziamento già disponibile. Il Ministero delle infrastrutture e trasporti si era detto contrario a questo stanziamento.

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