COMUNICATO DEL CDR

Dopo reiterati e infruttuosi tentativi di ottenere un incontro per avere lumi sullo sviluppo del piano di rilancio aziendale e di incentivi all'esodo con i rappresentanti della Società europea di edizioni (incontro negato in quanto mancano certezze sulla volontà degli azionisti della società) il Cdr del Giornale esprime la sua profonda insoddisfazione e la sua preoccupazione per il mancato avanzamento della trattativa in corso che dovrebbe portare il quotidiano fuori dalla grave situazione economica in cui si trova. Una crisi che i vertici aziendali insistono a voler affrontare unicamente mantenendo sul tavolo una richiesta di solidarietà che, di fatto, imporrebbe ai dipendenti sacrifici economici ingiustificabili sul piano della responsabilità (in quanto i dipendenti non hanno voce in capitolo nelle scelte strategiche dell'azienda) e insostenibili per i bilanci familiari dei giornalisti e degli altri dipendenti (il taglio delle retribuzioni prospettato è del 30%. Il Cdr ricorda che il proporzionale taglio della forza lavoro impiegata ogni giorno rende impossibile la realizzazione del quotidiano).

Di fronte all'inerzia dimostrata dall'azienda, il Cdr e la redazione ribadiscono la volontà dei giornalisti di fare la loro parte per superare la situazione di crisi e di concludere in tempi brevi un accordo che consenta a tutti di affrontare con la necessaria serenità il prossimo futuro.

Ma chiede, altresì, che, vista l'incapacità di presentare un piano di rilancio e di incentivi all'esodo, l'azienda ritiri la richiesta di solidarietà che deve, per logica e buon senso, essere accompagnata da un piano di rilancio.

Il Cdr

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