Contagi record, allerta in 11 Regioni

L'indice Rt torna sulla soglia di allarme, intensive in lieve calo

Contagi record, allerta in 11 Regioni

Continuano a salire l'incidenza dei casi e l'Rt, che per la prima volta dal 21 gennaio torna sopra la soglia epidemica. Sono sempre meno rassicuranti le notizie che emergono dal monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità sull'andamento dell'epidemia in Italia.

Nella settimana 2-15 marzo l'indice medio di trasmissibilità calcolato sui casi sintomatici, il parametro che misura la potenziale trasmissibilità della malattia indicando il numero di individui che una persona infetta può contagiare, è stato pari a 1,12, in aumento rispetto alla settimana precedente, soprattutto tra gli under 19. In crescita anche l'incidenza settimanale a livello nazionale, passata da 725 a 848 ogni 100mila abitanti. Ma ci sono 7 regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Marche, Puglia, Umbria) in cui l'incidenza supera i mille casi ogni 100mila abitanti. L'aumento dei contagi comincia a riflettersi sui ricoveri ospedalieri, con il tasso di occupazione in aree mediche salito al 13,9% (contro il 12,9% della settimana precedente) e con 11 regioni di nuovo sopra la soglia di allerta del 15% (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria), mentre quello delle intensive è in leggerissimo calo (al 4,5% dal 4,8%). Nonostante i 75.616 casi e i 146 decessi delle ultime 24 ore, il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro intravede nei dati degli ultimi giorni qualche timido segnale di miglioramento: «La curva si comincia leggermente a piegare, e questo probabilmente può essere un segnale positivo».

È stato intanto pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto che dal 1° aprile comincia ad allentare le misure anti-Covid in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza, il 31 marzo. Le principali novità riguardano la scuola. Anche se l'obbligo vaccinale per il personale scolastico rimane fino al 15 giugno, dal 1° aprile i docenti no vax potranno tornare a scuola e percepire lo stipendio, adibiti però ad altre mansioni di supporto all'istituzione scolastica, non in contatto con gli studenti. Dal 1° aprile tornano anche le uscite didattiche e i viaggi di istruzione e cambia la gestione delle quarantene: anche con più di 4 contagiati niente più dad, se non per i malati.

Dal 1° al 30 aprile servirà il green pass base per mangiare nei ristoranti al chiuso, per i trasporti a lunga percorrenza, per accedere a stadi,

spettacoli, concerti, mense, concorsi pubblici. Poi dal 1° maggio il certificato verde sparirà, tranne che per entrare negli ospedali e nelle Rsa. Insomma un graduale ritorno alla normalità, nonostante la risalita dei contagi.

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