Conte avverte Letta: "Campo largo? Così il M5S non ci sta"

Il leader del Movimento 5 Stelle frena sul campo largo: "Non ci entro se significa politiche per i cittadini annacquate". E sferza il Pd di Letta: "Chi vuole lavorare con noi faccia chiarezza"

Conte avverte Letta: "Campo largo? Così il M5S non ci sta"

L'asse giallorosso continua a scricchiolare giorno dopo giorno. Se fino a questo momento alla stampa era stata attribuita la colpa di amplificare eccessivamente una serie di problematiche nei rapporti tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle, ora è stato Giuseppe Conte in prima persona a intervenire pubblicamente per mettere le mani avanti e lanciare un chiaro avvertimento ai possibili futuri alleati: l'ex presidente del Consiglio non si è nascosto e ha confermato che l'alleanza con il Pd non è affatto scontata come in molti pensano. Dalle elezioni nazionali ci separano diversi mesi e tutto può ancora accadere, con il fronte giallorosso che potrebbe sgretolarsi improvvisamente.

Conte avverte Letta

Il leader del Movimento 5 Stelle, intercettato dai cronisti mentre stava arrivando al Senato, ha posto un paletto senza giri di parole: il campo largo tanto auspicato dai dem deve avere alla base direzioni concrete e soprattutto deve essere privo di ogni forzatura politica. "Vogliamo parlare tutti i giorni di campo largo? Possiamo parlare di tutte le formule astratte che volete. Che cosa significa campo largo? Se significa politiche per i cittadini annacquate, io in questo campo largo non ci entro", ha detto Conte.

Le dichiarazioni dell'ex premier fanno un certo effetto, visto che le ha pronunciate a poche ore da una netta spaccattura che si è palesata con il Partito democratico nel voto sul conflitto d'attribuzione per Matteo Renzi in merito al caso Open: il Pd si è schierato a favore, mentre il M5S ha espresso un parere contrario. E infatti non ha fatto mancare una bordata in seguito alla linea adottata dai dem: "I politici hanno dei percorsi preferenziali? Cosa fanno, sollevano un conflitto di attribuzione? Dicono che i pm hanno violato la Costituzione? Se questo è il campo largo non ci interessa".

La tentazione anti-Pd

Già poche ore fa Conte si era espresso sul proprio profilo Facebook, utilizzando parole da cui emerge una sorta di fastidio-irritazione per la pozione del Partito democratico nei confronti di Matteo Renzi. Un atteggiamento che evidentemente non è stato digerito dalla galassia grillina. "La nostra linea è molto chiara: spetta agli altri fare chiarezza sulle proprie scelte di ieri e di domani. Chi vuole lavorare con noi non può eludere queste questioni, deve assumersi queste responsabilità", ha infatti tuonato l'ex presidente del Consiglio. Un'uscita che sembra punzecchiare proprio il Pd.

A tutto ciò si aggiunge anche la notizia riferita questa mattina da La Repubblica, secondo cui la scorsa settimana ci sarebbe stato un incontro tra Conte, Alessandro Di Battista e Marco Travaglio in una trattoria nei pressi di Roma centro. Una vera e propria cena o un incontro casuale? Chi ha ascoltato la conversazione sostiene che si sarebbe parlato di un Movimento 5 Stelle meno dipendente dal Partito democratico.

Si tratta di un punto dirimente: Di Battista starebbe pensando di rientrare tra le fila grilline? E, allo stesso tempo, Conte sarebbe tentato dalla possibilità di sganciarsi da Enrico Letta per rifondare il M5S? Di certo i toni usati oggi non sono affatto concilianti.

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