"Non voglio tornare al voto, non voglio le elezioni anticipate, preferisco completare il lavoro portato avanti in questi 14 mesi". È questo, secondo un'indiscrezione riportata dal Messaggero, ciò che Luigi Di Maio avrebbe confessato ai suoi fedelissimi.
Il capo politico del M5S ha preferito non rivelare come avrebbe votato sulla piattaforma Rousseau per "tenersi le mani libere", al contrario di Beppe Grillo e Roberto Fico che molto si sono spesi affinché l'operazione Conte-bis andasse in porto. "Sicuramente con Beppe Grillo abbiamo avuto differenze di vedute sui 20 punti, perché giustamente una persona che guarda avanti come Beppe, guarda quei 20 punti e pensa sempre che siano troppo poco", ha spiegato Di Maio nel corso della conferenza stampa indetta per commentare l'esito della votazione sulla piattaforma Rousseau. Il capo politico del M5S, poi, ha chiarito di non avere problemi con Grillo: "Ci vogliamo bene e continuiamo a lavorare insieme", smentendo così anche la telefonata che i due avrebbero avuto e nel corso della quale il comico genovese lo avrebbe indotto a rinuncia al ruolo di vicepremier.
La nascita del governo giallorosso, però, non prelude a un'alleanza organica col Pd in vista delle Regionali: "Il nostro statuto non è attrezzato per fare alleanze sui territori, siamo legati a una visione di essere alternativi". E ancora: "Abbiamo sempre visto la candidatura 5 stelle alternativa alle altre forze, le nuove regole ci permettono di fare coalizioni con liste civiche".
Resta indubbio che Di Maio sia il meno convinto di questa alleanza col Pd, al contrario di Fico e del Il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra, che vede nel Conte-bis la realizzazione del"sogno indicato dal fondatore e garante del Movimento".
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