Conte a pranzo da Bettini, il M5S s'infuria: pronta la resa dei conti

Polemiche per la presenza dell'ex premier alla festa di compleanno del dirigente del Pd. Scoppia la grana tra i 5 Stelle: "Patto della lasagna indigesto". Si va verso l'assemblea congiunta. Grillo potrebbe sbarcare a Roma

Conte a pranzo da Bettini, il M5S s'infuria: pronta la resa dei conti

Un pranzo che nei prossimi giorni è destinato a essere oggetto di numerose polemiche e interpretazioni. Anche se, in realtà, già da questa mattina si sono rincorsi i più variegati retroscena e qualche prima reazione. Al centro del dibattito politico è finita la festa di compleanno di Goffredo Bettini, esponente di spicco del Partito democratico, a cui hanno preso parte anche diverse figure politiche appartenenti all'area di centrosinistra. Tra queste pure Giuseppe Conte. Ed è bastato questo per alimentare sospetti e infiammare la situazione all'interno del Movimento 5 Stelle, che adesso si prepara alla resa dei conti.

Il pranzo da Bettini

Nelle pagine di alcuni quotidiani si parla della presenza - tra gli altri - dei ministri Dario Franceschini e Andrea Orlando, del vicesegretario dem Peppe Provenzano, del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dell'amico Gianni Letta e dell'amministratore delegato Rai Carlo Fuortes. Un quadro perfetto per provare a costruire retroscena e tentare di scovare gli elementi trattati per l'occasione. Per qualche testata giornalistica si sarebbe parlato anche di Quirinale e di Rai.

Voci che lo stesso Bettini bolla come "del tutto inventate" e che associa a "schemi meschini". Al dirigente nazionale del Pd è stato dunque attribuito il ruolo di regista di grandi manovre per conto del centrosinistra. Un disegno che però, secondo l'esponente dem, non trova corrispondenza nella realtà dei fatti. In maniera seccata ha fatto notare che per molti commentatori una festa è diventata l'occasione per stringere patti e promesse solenni. "Non si comprende che possano esserci relazioni gratuite, disinteressate e empatiche. Che una festa possa essere solo una festa", ha lamentato.

L'ira del M5S

Al di là delle smentite, nel Movimento 5 Stelle si è subito innescata una miccia furibonda. Il primo a metterci la faccia è stato Primo Di Nicola: il senatore grillino ha fortemente criticato quello che definisce "il patto della lasagna" che, tra gli infiniti dubbi, potrebbe prevedere l'elezione di Mario Draghi al Quirinale e l'approdo di Daniele Franco (attualmente ministro dell'Economia) al capo di un nuovo governo. Il tutto per evitare elezioni anticipate in primavera.

Di Nicola ha voluto ricordare che accordi del genere (anche se per adesso smentiti) in politica "non sono mai finiti bene rivelandosi alla fine pure indigesti". Il senatore del M5S non ha fatto mancare una stoccata a Giuseppe Conte: con un mix di ironia e irritazione, sul suo profilo Facebook ha scritto che "non sarà certo sfuggito ai presenti e certamente al saggio Bettini (a proposito, auguri!) che noi M5S degli assetti istituzionali del Paese preferiamo e vogliamo parlarne, e al più presto, nelle sedi proprie, a cominciare dai gruppi parlamentari".

La resa dei conti nel M5S

Le circostanze sono incandescenti. I gruppi parlamentari 5 Stelle sono già in fibrillazione, le chat sono infuocate da commenti al vetriolo, le lamentele incrementano con il passare delle ore. Il malcontento sta montando minuto dopo minuto. A tutto ciò si aggiunge il possibile arrivo di Beppe Grillo a Roma: stando a quanto appreso e riferito dall'Adnkronos, il garante del Movimento potrebbe approdare nella Capitale già in settimana o al più tardi la successiva.

Il comico genovese, preoccupato dalle frizioni e dai mal di pancia delle ultime settimane, vorrebbe toccare con mano l'umore dei parlamentari. E magari provare a sedare gli animi. Non si esclude un faccia a faccia con Conte: chi gli è vicino spiega che "è convinto che un confronto diretto lo aiuti a capire come stanno realmente le cose".

Nel frattempo fonti parlamentari del Movimento 5 Stelle fanno sapere è in campo l'ipotesi di un'assemblea congiunta deputati-senatori la prossima settimana, che potrebbe tenersi nella giornata di mercoledì.

Conte potrebbe incontrare gli eletti pentastellati in vista della partita per la legge di bilancio, forse anche per chiarire la situazione dopo l'elezione del nuovo capogruppo al Senato e trattare gli snodi politici più delicati come quelli che porteranno alla corsa per il Quirinale.

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