Corona, niente miracolo, in tv è un mezzo flop. Tra censura e tapiro. "Avanti Popolo" al 4,3%

L'ex re dei paparazzi aveva promesso di portare la De Girolamo al 15%. Poi l'accusa alla Rai di non aver trasmesso le sue prove. Via Mazzini replica: audio a rischio querela, nessuna traccia del video

Corona, niente miracolo, in tv è un mezzo flop. Tra censura e tapiro. "Avanti Popolo" al 4,3%
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Non poteva che creare altri guai alla tv pubblica la terza ospitata di Fabrizio Corona. Non solo, nonostante il diluvio di parole, il fare tronfio, i proclami di essere il più grande giornalista della storia, il novello investigatore ad Avanti popolo non ha rivelato o non ha voluto rivelare altri particolari significativi sulla vicenda del calcio-scommesse, ma ha messo la Rai in una situazione imbarazzante, accusata dal medesimo di essere stato censurato per via dell'audio clamoroso annunciato e non trasmesso. E - c'è da chiedersi - se tutto ciò valeva la pena a fronte degli ascolti che hanno fatto fare solo un piccolo passo in avanti al programma di Nunzia De Girolamo passato - nel suo complesso - dal 3,6 al 4,3 per cento (742.000 spettatori) grazie alla sua performance: nel momento del suo intervento tanto atteso lo share è in effetti schizzato al 10 per cento.

Fonti Rai sulla questione assicurano di non aver fatto nessuna censura e che quell'audio in cui si parla di Zaniolo (e non parla Zaniolo in prima persona) non è stato mandato in onda perché era già stato smentito dall'interessato e dunque avrebbe esposto l'azienda di Stato a una possibile querela. E sarebbe imputabile a un errore di scaletta l'annuncio da parte della De Girolamo del medesimo audio mai partito. Cosa che, comunque, ha lasciato spazio a molti dubbi.

Infatti, l'altra notte dopo essere uscito dagli studi, Corona ha accusato via social la Rai di essere stato censurato. «Hanno preso per il culo voi e hanno preso per il culo me. La tv oggi bisogna farsela da soli», ha scritto. E poi ha spiegato ai microfoni di Valerio Staffelli accorso subito a portargli un tapiro e a cui ha rivelato altri tre nomi di giocatori (Stephan El Shaarawy, Federico Gatti e Nicolò Casale): «Avevamo delle prove, un audio clamoroso in cui parlano quattro calciatori famosi e la regia non lo ha mandato. E un video in cui si sentono alcune persone, tra cui Zalewski della Roma, che parlano delle puntate e delle scommesse mentre palleggiano. Puoi non mandare in onda queste cose? Evidentemente, ha chiamato qualcuno in diretta...». La Rai precisa anche che Corona non ha portato in studio alcun video.

Sia come sia, non si capisce il senso di invitare un personaggio così pericoloso per poi limitarlo. L'unica motivazione è quella di cercare di risollevare il programma della De Girolamo che è l'unico nuovo show di approfondimento realizzato finora dalla nuova governance e che è partito settimana scorsa in difficoltà di ascolti.

Scelta azzeccata essendo Corona diventato la notizia del momento: come detto durante il suo intervento lo share è arrivato a toccare il dieci per cento catturando gli spettatori che avevano finito di vedere la partita. Certo, è un risultato ben lontano da quel 15 che aveva promesso alla De Girolamo. Ma è molto di più della media del programma.

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