Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha tenuto una conferenza stampa al Senato per fare il punto sull'emergenza coronavirus. Snocciola alcune cifre che rivelano la gravità della situazione. "Il solo comparto del turismo - afferma - l’80 per cento di presenze in meno. Venti milioni di euro servono forse a una parte della popolazione di Codogno". E annuncia che dalle stime fatte dalla Lega servirebbero "dieci miliardi" di sostegno a famiglie e imprese.
Riferendosi al premier Conte, che ha parlato di alcuni errori nei protocolli ospedalieri che non sarebbero stati osservati in modo appropriato, Salvini puntualizza: "Qualcuno in maniera sgradevole indica operatori, medici, infermieri, come responsabili. Da inizio crisi - spiega - stiamo lavorando sul fronte sanitario, con sindaci, medici sul territorio, operatori e infermieri che stanno facendo un grande lavoro".
Salvini prosegue dicendo che la Lega ha allestito "un decalogo che metteremo a disposizione del governo, perché nonostante l’atteggiamento sgradevole di qualcuno che cerca nemici in casa altrui, è un momento in cui la popolazione ci chiede proposte. Verranno consegnate al governo e io personalmente le consegnerò previa telefonata. Speriamo che il governo non metta in quarantena le proposte della Lega, siccome vengono da noi...".
L'ex ministro dell'Interno ha risposto anche alle accuse del premier Conte, che aveva fatto sapere di averlo contattato senza mai ricevere alcuna risposta: "Il presidente del Consiglio, se volesse chiamare un senatore, avrebbe la facoltà di farlo. Basta che telefoni, o mandi un wathsapp, al numero giusto...".
Poco prima Salvini su Facebook aveva espresso la propria solidarietà a chi è impegnato in prima linea contro il coronavirus: "Un grande abbraccio di solidarietà e tutto il nostro sostegno a medici, infermieri, personale sanitario, volontari, forze dell’ordine e a tutti i governatori, amministratori regionali e sindaci che stanno spendendosi senza sosta per contenere e
combattere l’emergenza virus. Ed ha stigmatizzato chi "senza alcuna riconoscenza e per lavarsi la coscienza, vuole far ricadere colpe e responsabilità. A tutti loro un grazie, forza, ce la faremo!".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.