Coronavirus, sondaggio: meno del 50% degli italiani si fida del governo

Ospite a L’aria che tira, Alessandra Ghisleri spiega: "Una settimana fa la soddisfazione nelle istituzioni era al 70%, ora è caduta di venti punti…"

Coronavirus, sondaggio: meno del 50% degli italiani si fida del governo

Ora che il coronavirus è arrivato anche in Italia e ha mietuto le prime vittime, il Covid-19 fa davvero paura agli italiani. Una settimana fa, quando l’incubo del cosiddetto virus cinese sembrava essere "soltanto" una minaccia lontana, la popolazione plaudeva ai provvedimenti e all’operato del governo nostrano, che dispose lo stato di emergenza sanitario e bloccò il traffico aereo con la Cina.

Qualcosa, però, nei sistemi di controlli deve non aver funzionato, visto che il coronavirus è arrivato in Pianura Padana, in provincia di Padova e di Lodi, gettando molto nel panico. La situazione è seria, ma la calma e la serenità devono essere le stelle polari per non farsi prendere da una psicosi controproducente.

Però c’è un però. Ed è un guaio aggiuntivo per il governo. Già, perché se sette giorni fa il 70% del campione intervistato da un sondaggio di Euromedia Research si diceva soddisfatto della reazione dello Stato italiano, oggi la fiducia nelle istituzioni è crollata di venti punti percentuali.

Lo racconta Alessandra Ghisleri, direttrice dell’istituto demoscopico, in occasione della propria partecipazione in collegamento video con la trasmissione L’aria che tira, condotta da Myrta Merino su La7.

Quando la giornalista-padrona di casa le chiede gli umori della popolazione su come sia stata gestitala situazione –"Ci sentiamo i malcapitati in Europa, sempre che all’estero i controlli non siano stati meno drastici…" -, la Ghisleri risponde così: "La paura e il timore li avevamo testati: erano al 50%, contro un 70% che plaudeva al governo. Ora i numeri si sono invertiti…".

Ma c’è dell’altro, racconta ancora la sondaggista: "Inoltre, un dato fondamentale è anche quello della sicurezza delle proprie sanità regionali: Lombardia e Veneto hanno tra i migliori servizi sanitari dello Stivale. Chi vive in regioni dove non ci sono casi, non sa se non ci siano effettivamente oppure siano stati fatti tutti i tamponi, i controlli e gli esami approfonditi come in Lombardia e Veneto, dove chiunque sia entrato in contatto con i contagiati o i sospetti contagiati, subisce un controllo a catena…".

Quindi, uno sguardo finale alla città di Milano, blindata da regione e comune: sotto la Madonnina è infatti arrivata l’ordinanza che chiude bar e pub alle 18 di sera, obbligando anche alla chiusura scuole, palestre, musei, cinema e altri luoghi di aggregazione.

La Ghisleri, a tal proposito, chiosa: "A Milano c’è un controllo molto attento e come la buona informazione è cosa molto utile. Però per Milano sarà un problema: è una città che vive di locali, musei, attività commerciali quasi 24 ore su 24…".

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