Non manca molto all’elezione del nuovo presidente della Repubblica e il gioco comincia a farsi serio. Silvio Berlusconi è in campo. In un’intervista concessa a la Repubblica, il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, ha dichiarato: “Guai giudiziari? Quali guai? Tutte le vicende di Berlusconi sono finite con un'assoluzione. E sull'unica sentenza passata in giudicato è acceso il faro della Corte europea dei diritti dell'uomo”. Tradotto: non ci sono ostacoli all’elezione del Cavaliere, le possibilità di salire al Colle crescono di giorno in giorno.
“Il gruppo Misto – ha continuato Tajani – sarà determinante, li abbiamo già contattati. Dalla quarta votazione possiamo farcela”. Ora è tutto nelle mani del centrodestra. A breve ci sarà un vertice tra i partiti della coalizione e si scioglierà definitivamente il nodo candidatura. Per Forza Italia Berlusconi è una figura che unisce e non divide come sostengono gli esponenti della sinistra. L’ex presidente del consiglio ha la sua storia e il vicepresidente di Forza Italia l’evidenzia. “Ha presieduto vari governi – ha spiegato – ha collaborato con Giuseppe Conte dall'opposizione. Ha sostenuto l'unità nazionale con Mario Draghi”.
Secondo Tajani, Berlusconi ha dato ampie dimostrazioni di essere un uomo di Stato, facendo anche stringere la mano a Bush e Putin, “per non dire dell'impegno sulla questione energetica, causa del caro bollette, per cercare di dividere la Russia dalla Cina”. Insomma, il dirigente azzurro si spende in maniera forte a favore del leader del suo partito, ridimensionando anche i vociferati malumori di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. “Entrambi hanno già detto – sottolinea Tajani – che lo appoggeranno lealmente. Io mi fido. Il centrodestra sarà coeso”.
Più che altro i problemi arrivano dal centrosinistra. Il Partito democratico è nettamente contrario all’elezione a Capo dello Stato di Berlusconi e sulla stessa posizione è anche il Movimento 5 Stelle. Il vicepresidente di Forza Italia non ci sta al gioco al massacro dei democratici e dei pentastellati.
Per Tajani il Cavaliere non è diverso da Sergio Mattarella che, prima di diventare presidente della Repubblica, è stato uomo di parte. “Non può essere – ha concluso l’esponente forzista – che i candidati unitari sono solo quelli della sinistra”.
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