Crimi: "Dicono che il M5S è finito? Li deluderemo anche questa volta"

Il reggente dei 5 Stelle ricorda che “il voto delle regionali ha sempre visto il Movimento raccogliere risultati inferiori rispetto alle tornate nazionali" ma riconosce che in Calabria ed Emilia-Romagna i risultati sono stati deludenti

Crimi: "Dicono che il M5S è finito? Li deluderemo anche questa volta"

Dicono che il Movimento è finito ma anche questa volta li deluderemo”. Il reggente dei 5 Stelle Vito Crimi analizza la debacle dei pentastellati alle Regionali e ammette il risultato amaro.

Ogni volta che un risultato elettorale non ci sorride - scrive su Facebook l’esponente grillino - sento partire il solito coro che scandisce all’unisono: il Movimento è finito, è in ginocchio, sta scomparendo”. Il viceministro dell’Interno dice che in questi giorni si è parlato di un ritorno al bipolarismo dandolo per certo e facendo credere che le elezioni regionali avessero la stessa valenza del voto nazionale. Crimi sottolinea quindi che anche questa volta il partito deluderà quanti credono vera questa cosa perché non hanno compreso che cosa sia realmente il Movimento e quali sono gli ideali che lo guidano.

Il reggente dei 5 Stelle evidenzia che “il voto delle regionali ha sempre visto il Movimento raccogliere risultati inferiori rispetto alle tornate nazionali, ma va riconosciuto che in Calabria ed Emilia Romagna i risultati sono stati inferiori alle aspettative”. Crimi precisa che i pentastellati non intendono affatto arrendersi. Anzi si stanno organizzando in vista degli Stati generali di marzo per arrivare a un maggiore coordinamento che consentirà ai grillini di essere più presente sul territorio. E ricorda al Movimento l’importanza di rimanere uniti, di non innescare polemiche e soprattutto di tenere a mente gli obiettivi e le motivazioni alla base del partito.

Crimi introduce una riflessione sul consenso e il bene dei cittadini e sottolinea che le due cose spesso non coincidono. “C’è la ricerca del facile consenso - spiega il viceministro dell’Interno - quello di chi ad agosto fugge dalle responsabilità che si era assunto nei confronti dei cittadini italiani. E poi c’è il consenso guadagnato con il sudore, che richiede tempo, pazienza e resistenza”. A tal proposito, il reggente dei 5 Stelle dice che il Movimento ha scelto la seconda strada e si è concentrato sui risultati.

Crimi precisa ad esempio che “16 milioni di lavoratori grazie al taglio del cuneo fiscale riceveranno più soldi in busta paga e oltre 2,5 milioni di italiani che versavano in condizioni di povertà oggi accedono al reddito di cittadinanza”. Crimi sottolinea infine che il consenso arriverà e sarà il frutto di quanto riuscirà a realizzare il Movimento ma intanto i risultati di ieri dovranno aprire lo spazio per una riflessione interna al partito.

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