Il doppiopesismo di Fedeli col curriculum di Conte: "Giusto approfondire"

Valeria Fedeli: "Giusto fare approfondimenti. Il caso Conte diverso dal mio". Ma nel 2016 si lamentò dell'"aggressività" sul caso della laurea

Il doppiopesismo di Fedeli col curriculum di Conte: "Giusto approfondire"

Benedeto curriculum, verrebbe da dire. Il caso di Giuseppe Conte, candidato premier del duo Lega-M5S con qualche falla nel curriculum, non è poi così nuovo alle cronache politiche. Sono anni che ministri e esponenti dei partiti finiscono nella bufera per aver gonfiato in un modo o nell'altro le proprie competenze. Tra questi c'è Valeria Fedeli, a capo del Miur, finita sotto accusa un anno fa per il giallo sulla sua laurea-non laurea. Ed è proprio lei che, nel day-after del caso Conte, decide di parlare: "Secondo me è giusto che tutti facciano le loro scelte e facciano gli approfondimenti del caso", ha detto il ministro da Palermo.

Ecco. Oggi chiede di fare approfondimenti, eppure solo poco più di un anno fa parlò di "troppa aggressività" nei suoi confronti quando i quotidiani si fiondarono a scandagliare il suo passato tra i banchi di scuola. "Posso aver commesso una leggerezza - disse la Fedeli - ma finire sotto accusa in questo modo davvero non me lo sarei mai aspettato. Comprendo tutto ma sono veramente sconcertata da tanta aggressività".

I tempi cambiano. E pure le situazioni politiche. Oggi l'ex sindacalista non è più neo-ministro, anzi è sulla strada per lasciare il post all'Istruzione, e si dice certa che "la vicenda del curriculum di Giuseppe Conte è una cosa differente dalla mia, non paragonabile". Tuttavia le differenze non appaiono poi così nette. Ricorderete i fatti. La Fedeli finì sotto accusa per aver scritto nel curriculum di aver conseguito un diploma di laurea ma, a detta di Mario Adinolfi, "in realtà ha solo ottenuto il diploma alla scuola per assistenti sociali Unsas di Milano". "Questo titolo non l'ho mai usato, non mi è mai servito - replicò la Fedeli - Nel 1987 c'è stata la possibilità di farlo equiparare, ma io già facevo la sindacalista, avevo preso una strada completamente diversa".

Per il ministro solo un disguido verbale. Lana caprina, la leggerezza su curriculum rimane. Tanto che alla fine qualcuno fece notare che il ministro dell'Istruzione non ha neppure dato l'esame di maturità (ha frequentato la triennale della Scuola magistrale).

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