Il governo di Giuseppe Conte ha ottenuto, seppur a stento, la fiducia dai due rami del Parlamento. L’esecutivo ha racimolato una maggioranza risicata in Senato, ottenuta grazie al voto “ribelle” di qualche senatore e al voto determinante dei senatori a vita, e una già ampia alla Camera.
In questi giorni abbiamo dovuto familiarizzare con tanti termini utilizzati per descrivere i diversi aspetti della delicata fase ha attraversato l’esecutivo giallorosso.
Proviamo a fare chiarezza con un “dizionario” della crisi del secondo governo Conte.
Assenti
Degli assenti non si parla. In questo caso, però, sono stati gli assenti a parlare. L’assenza dei parlamenti abbassa il quorum che la maggioranza deve raggiungere per aggiudicarsi la votazione. Alla Camera i parlamentari assenti erano 17, di cui quattro “giustificati” perché impegnati in missioni, mentre al Senato erano sei di cui due in missione.
Astensione
Atto di non esprimere preferenza. Quasi tutti i parlamentari renziani si sono astenuti nella votazione per la fiducia al governo Conte, è un atto che lascia uno spiraglio aperto a future intese e che non segna una netta alterità rispetto al governo in carica. Chi tace acconsente. A sfilarsi dalle file degli astenuti renziani sono Michela Rostan alla Camera e Riccardo Nencini al Senato, entrambi hanno votato sì.
Costruttori
In ambito politico non hanno nulla a che fare con calce e mattoni. I costruttori, prima definiti come responsabili, sono quei parlamentari che, pur appartenendo a partiti non facenti parte della maggioranza di governo, decidono di sostenere l’esistenza in vita dell’esecutivo. A questa categoria appartengono, tra gli altri, Michela Rostan (Italia Viva), Riccardo Nencini (PSI) e Lello Ciampolillo (Gruppo Misto).
Crisi di Governo
Si formalizza quando un governo rassegna le dimissioni, a volte precedute da un passaggio parlamentare in cui si certifica la sfiducia dei parlamentari nei confronti dell’esecutivo. Il voto favorevole al governo Conte alla Camera e al Senato ha evitato una crisi di governo conclamata.
Maggioranza assoluta
Corrisponde alla metà più uno degli aventi diritto al voto. Il governo Conte ha ottenuto la maggioranza assoluta dei votanti alla Camera dei Deputati con 321 voti a favore, 259 contrari e 27 astenuti su 607 votanti.
Maggioranza relativa
Il governo giallorosso, nelle votazioni di martedì sera al Senato, ha ottenuto la maggioranza relativa dei voti parlamentari con 156 sì, 140 no, 16 astenuti sui 313 senatori presenti. La fiducia al governo ha dunque ottenuto la maggioranza relativa perché il numero dei sì, pur non corrispondendo alla metà più uno degli aventi diritto, ha superato il numero dei voti contrari.
MES
Il MES, Meccanismo europeo di stabilità, anche detto Fondo salva Stati, è uno strumento finanziario istituito dagli Stati membri della zona euro che potrebbe sostenere i bilanci degli Stati membri in difficoltà. La crisi si apre, tra le altre motivazioni politiche, anche perché il governo Conte, a differenza di Matteo Renzi che dà l’avvio alla crisi, non vuole accedere a questo fondo.
Peones
Sono parlamentari di grandi partiti con un peso politico relativo e senza cariche istituzionali. La riscossa per queste figure arriva quando i numeri per la fiducia alle camere sono risicatissimi, e assicurarsi il loro voto può segnare il discrimine tra la vita e la morte dell’esecutivo. È questo il caso, per esempio, del senatore Alfonso Ciampolillo, espulso dal M5S per ritardi nei rimborsi, e risultato decisivo nella votazione di martedì sera. Il senatore pugliese ha avanzato la sua candidatura al Ministero dell’Agricoltura.
Recovery fund
È uno strumento finanziario messo a disposizione dall’Unione europea per finanziare gli Stati membri i cui bilanci sono stati fiaccati dalla crisi dovuta alla pandemia da coronavirus. Il piano da 750 miliardi di euro recupererà i fondi attraverso l’emissione di titoli di debito garantiti dall’Unione europea.
Rimpasto di governo
Si intende il rimescolamento dell’attribuzione delle cariche ministeriali, modificando anche gli equilibri tra i partiti che sostengono la maggioranza. Le dimissioni delle ministre renziane Teresa Bellanova e Elena Bonetti lasciano libere le poltrone del Ministero dell’Agricoltura e di quello delle Pari Opportunità, insieme al ruolo di sottosegretario al Ministero degli esteri vacante dopo le dimissioni del renziano Ivan Scalfarotto.
Scatola di tonno
Perché abbiamo sentito far riferimento alle scatolette di tonno? Il 10 febbraio del 2013 Beppe Grillo, leader del Movimento 5 stelle, scrisse un post su Facebook in cui sosteneva che i neo eletti parlamentari del M5S avrebbero aperto il Parlamento come una scatoletta di tonno, “Scopriremo tutti gli inciuci, gli inciucetti e gli inciucioni”, scriveva Grillo 8 anni fa. Oggi, a far ricorso a manovre di palazzo molto lontane dalle piazze da cui proviene il movimento grillino, è stato proprio un governo guidato dai pentastellati.
Scrutinio palese
Le votazioni sulla fiducia al governo sono avvenute a scrutinio palese. Ciò significa che ogni parlamentare è stato chiamato e ha dovuto dichiarare la propria preferenza o l’astensione.
Senatori a vita
I senatori a vita sono nominati dal Presidente della Repubblica, in un numero massimo di cinque, e sono scelti tra personalità di grande spessore. Sono senatori a vita anche tutti gli ex Presidenti della Repubblica. Il governo Conte ha giovato del voto di tre senatori a vita, Liliana Segre, Elena Cattaneo e Mario Monti, per garantirsi la fiducia al Senato. In passato il M5S si era espresso molto duramente contro i senatori a vita, definendoli espressione di un istituto feudale.
Suk
Il Suk è un mercato arabo, caotico e vociante nel quale avvengono numerose contrattazioni. In questi giorni l’abbiamo sentito associato alla crisi di governo perché a essere oggetto delle operazioni di contrattazioni sono stati i voti dei parlamentari chiamati a sostenere il governo Conte.
Var
I Var, Video-Assistant Referee, sono assistenti di gara che nelle competizioni sportive aiutano l’arbitro a prendere decisioni delicate attraverso l’aiuto di filmati video.
La Presidente del Senato Elisabetta Casellatti ha fatto ricorso a filmati per decidere dell’ammissione al voto dei senatori Riccardo Nencini e Lello Ciampolillo rientrati in aula un minuto prima che lei decretasse la fine delle votazioni e risultati decisivi per l’esito favorevole al governo Conte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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