La Danimarca è uno dei paesi europei più felici e più digitali del vecchio continente. Ma ha anche uno dei più alti tassi di divorzio d'Europa. E, fino a poco tempo fa, rompere un matrimonio -con i coniugi d'accordo- era rapido anche per i genitori con prole. Compilando un modulo online al costo di 370 corone danesi si poteva anche evitare di incontrare il futuro ex. Ma ora, con la nuova legge introdotta dal 1° aprile 2019, per i genitori con pargoli, dirsi addio è un pochino più difficile.
Il Parlamento danese ha concordato un «periodo di riflessione» obbligatorio di tre mesi per i genitori con figli minori di 18 anni. Nel 2018, il Paese scandinavo aveva registrato 15.000 divorzi, il 46,5% dei matrimoni secondo Statistics Denmark. La nuova norma è stata introdotta per proteggere i bambini dai conflitti famigliari. «Vorremmo dare ai genitori un'opportunità per riflettere», aveva detto ad aprile Mai Mercado, il ministro per i bambini e per gli affari sociali. La nuova legislazione è stata studiata per cercare di incoraggiare le coppie a pensare prima del passo finale verso una rottura definitiva. Rimane comunque la procedura rapida di divorzio per le coppie senza figli e nei casi di abuso. I genitori devono anche frequentare un corso online (o tramite app) prima che il divorzio possa diventare effettivo. Il corso è stato concepito come un aiuto per migliorare la comunicazione ed evitare alcune delle insidie che possono sorgere quando una famiglia si rompe e per risponde ad alcune delle domande che restano a chi si dice addio. C'è anche l'opportunità di ricevere aiuto dagli esperti. Gli argomenti trattati nel corso mostrano come approcciarsi ad eventi e come mitigare sentimenti di irascibilità verso l'ex partner. I genitori potranno scegliere di personalizzare i moduli del corso, in tutto 18. I moduli «Cooperazione dopo il divorzio» (Samarbejde Efter Skilsmisse), sviluppati da ricercatori dell'Università di Copenaghen, sono stati testati su 2.500 volontari tra il 2015 e il 2018. Il modulo sui bambini è obbligatorio. L'affidamento congiunto è sempre più comune in caso di divorzio. La maggior parte dei danesi accede al sistema di ID digitali per certificati di morte, dichiarazioni dei redditi, registri ospedalieri e altri documenti personali.
La legge danese prevede che tutti i cittadini abbiano un indirizzo permanente registrato sul cosiddetto Registro centrale delle persone (Det Centrale Personregister, CPR). La nuova legge consente ai minori di avere due indirizzi registrati uno con ciascun genitore - per i primi tre mesi dopo il divorzio. Questo cambiamento potrebbe essere anche un passo indietro in un paese che si muove digitalmente veloce.
I più critici vedono in questa legge un'intrusione dello stato nella vita privata. Le norme precedenti, però, davano ai genitori solo pochi giorni per decidere accordi per i loro figli. E questo, invece, per altri, favoriva situazioni di conflitto.
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