Sondaggi decisamente incoraggianti per Roma e un nome pesante nelle liste milanesi, quello di Vittorio Feltri. Nel cammino di avvicinamento verso la stretta finale per le candidature arrivano due buone notizie per il centrodestra. La prima riguarda il prescelto nella corsa per il Campidoglio. Una rilevazione svela che Enrico Michetti, in ticket con Simonetta Matone, può davvero vincere le elezioni romane. Gli ultimi dati lo danno in testa con il 38% dei consensi. Ma se alcuni sondaggi lo vedevano fino a qualche settimana fa in difficoltà al ballottaggio, ora secondo Termometro Politico anche al secondo turno Michetti potrebbe farcela (fermo restando che resta difficile misurare l'astensione tra primo e secondo turno).
Il sondaggio indica come secondo candidato più votato dietro Michetti l'ex ministro Roberto Gualtieri, per il centrosinistra, al 25%. Segue la sindaca uscente, Virginia Raggi, al 20%, e Carlo Calenda, al 12%. Nel ballottaggio tra Michetti e Gualtieri appare in vantaggio il primo: 54,3% a 45,7%. Il margine piuttosto ampio dipenderebbe dal fatto che gli elettori di Virginia Raggi si asterrebbero al secondo turno, contro un 21% che sceglierebbe Gualtieri e un 3% che preferirebbe Michetti. Al contrario tra i calendiani quasi metà si sposterebbe sull'ex ministro Pd.
Ma cosa accadrebbe se Michetti dovesse trovare un altro sfidante al secondo turno? Se a fronteggiarlo fosse Virginia Raggi il candidato del centrodestra vincerebbe con il 61,3%. Calenda perderebbe di poco con Michetti: 52,4% a 47,6%, grazie al sostegno degli elettori non di centrodestra.
Al netto dei sondaggi per Roma, il centrodestra si appresta oggi alla stretta finale per chiudere le candidature ancora in bilico, quelle che riguardano Milano, Napoli e Bologna. La scelta per Palazzo Marino sembra ormai acquisita. Il centrodestra punterà su Luca Bernardo, 54 anni, responsabile della Casa pediatrica dell'ospedale Fatebenefratelli, con Gabriele Albertini vicesindaco e un assessore forte per Fratelli d'Italia. Berlusconi lo ha sentito ieri e ha dato il via libera. Ma la grande sorpresa è stata annunciata ieri. Giorgia Meloni, durante la presentazione del suo libro a Milano, ha tirato fuori un importante jolly dal mazzo. «Sono fiera di annunciare non solo che il direttore Vittorio Feltri ha deciso di iscriversi a Fratelli d'Italia, ma anche e soprattutto che lo abbiamo convinto a guidare la lista di Fratelli d'Italia alle prossime elezioni amministrative. Sono sempre stata certa che Milano fosse contendibile: il fatto di godere di ottima stampa non vuole dire necessariamente godere anche del consenso dei cittadini. Luca Bernardo mi ha fatto un'ottima impressione, è un profilo di grande serietà e umanità, e da madre non posso che avere una passione per un pediatra». Peraltro non è escluso che nella famosa squadra per Milano possano rientrare alcuni degli ex papabili, Roberto Rasia, Annarosa Racca, Oscar di Montigny. Sui social, però, molti attivisti meridionali di FdI protestano per la candidatura di Feltri, reo in passato di aver offeso il Sud.
Nel vertice di oggi, salvo sorprese dell'ultimo minuto, si chiuderà l'accordo per Napoli sul pm Catello Maresca che ha stemperato il veto sui simboli di partito: quelli di Forza Italia e Fratelli d'Italia saranno sulla scheda accanto alle liste civiche, la Lega sta ancora decidendo.
Resta il nodo Bologna che il vertice cercherà di sciogliere. Le posizioni restano invariate. Silvio Berlusconi insiste su Andrea Cangini, senatore azzurro, già direttore di Qn. La Lega continua a preferire un nome civico, Fabio Battistini o Roberto Mugavero.
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