A sinistra, di colpo, tutti maestrini dalla penna rossa (colore che, peraltro, ben si addice a quella parte politica). Tutti professori e raffinati linguisti. Nel loro travaso di bile per l'elezione di Lorenzo Fontana alla presidenza della Camera, i progressisti hanno scovato un nuovo (ma debolissimo) argomento per mascariare l'avversario: l'errore di italiano. Così, uno sbaglio di ortografia comparso su un vecchio documento firmato dall'esponente leghista è diventato l'occasione per attaccare e offendere il medesimo rappresentante delle istituzioni.
La parola "inpiegato", scritta erroneamente con la "n" e non con la "m", è costata a Fontana una valanga di offese. Il presidente della Camera è stato preso di mira deriso come se fosse un analfabeta o un troglodita capitato per caso dalle parti di Montecitorio. "L'errore c'è, ma non è stato certo lui farlo. Sono documenti che molto spesso facciamo compilare ai nostri collaboratori", avevano fatto sapere nel frattempo voci interne al Carroccio, scagionando l'ex ministro della famiglia, che peraltro vanta il conseguimento di ben tre lauree (in scienze politiche, storia e filosofia) ed è un accanito lettore.
La ministra dell'istruzione Pd senza la maturità
Intanto, però, il "bullismo" nei suoi confronti era già iniziato. I sapientoni di sinistra, saliti in cattedra per dare dell'asino a Fontana, dimenticavano però alcune imbarazzanti contraddizioni interne alla loro area, proprio sul fronte culturale e dei titoli di studio. Una tra tutte: il fatto che la deputata Pd Valeria Fedeli fosse stata nominata ministra dell'istruzione del governo Gentiloni per non avendo conseguito alcuna laurea. E pur non avendo un vero e proprio diploma di maturità (cioè quinquennale) dopo le scuole superiori. La stessa esponente dem, a suo tempo, fu travolta dalle polemiche per aver indicato nel proprio curriculum un "diploma di laurea in Scienze sociali" in realtà inesistente in quella dicitura.
Quello da lei ottenuto era infatti un diploma triennale per insegnare nella scuola materna, seguito da un diploma di assistente sociale.La clamorosa gaffe della Serracchiani
Più recentemente, sempre a sinistra, un'altra gaffe a sfondo culturale: quella di Debora Serracchiani sulla diga del Vajont. Le critiche a Fontana per quella svista, dunque, sono arrivate dal pulpito meno titolato a pronunciarle.
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