Domani le Primarie del Pd, ma in Sicilia si parla già di brogli

Il Pd alla prove delle primarie. A Palermo dimezzati i gazebo rispetto a tre anni fa. Intanto il segretario regionale Faraone spera di raggiungere quota 50 mila

Domani le Primarie del Pd, ma in Sicilia si parla già di brogli

Per il partito democratico domani è il gran giorno. Un banco di prova anche per la Sicilia, un tavolo che in passato ha fatto saltare i delicati equilibri all'interno del Pd. Nell'isola sono stati allestiti 415 gazebo e mobilitati 1500 volontari: "Una partecipazione straordinaria", dicono i vertici regionali del partito. Urne aperte dalle 8 alle 20. Per votare serviranno tessera elettorale, carta d'identità e i classici due euro. "Faccio un appello a tutti i cittadini di andare al voto - dice il segretario Davide Faraone -. Vi chiedo di partecipare perché sarà una vera prova di democrazia. Tante persone sceglieranno con noi il leader democratico. Qui in Sicilia sicuramente voteranno oltre 50 mila persone, cioè molte più persone dei simpatizzanti del M5S che hanno votato per l'immunità a Salvini...". In realtà i numeri dicono ben altro, per le consultazioni del 2017 solo a Palermo c'erano 28 gazebo, domani saranno appena 9; così come i dipendenti della sede regionale che erano 18 e adesso sono solo volontari. Domani al voto potranno votare anche sedicenni, immigrati e non residenti, previa registrazione sul portale online del partito. Per la segreteria nazionale la corsa sarà a tre: Giacchetti, Martina e Zingaretti i tre candidati per rilanciare il partito. "Non ci interessa chi sarà il vincitore - afferma Faraone - il vero risultato sarà la partecipazione e il rilancio del Pd, unica vera alternativa alla Lega di Salvini. Il M5S sta implodendo e più va avanti più emergeranno le contraddizioni".

Non sono mancate le polemiche in merito alla composizione dei seggi in Sicilia. "Sono preoccupato per quanto sta avvenendo in Sicilia in particolare a Palermo ed Enna - denuncia Marco Miccoli, delegato di Zingaretti in Commissione congresso -. Decine di seggi cancellati, composizione degli stessi non concordata con le mozioni. Così viene meno la possibilità di garantire un'alta partecipazione al voto e si rischia soprattutto di non poter garantire la trasparenza e la correttezza del voto. Ho chiesto l'immediata convocazione della commissione nazionale per cercare di evitare che la regolarità delle primarie sia compromessa". Non si è fatta attendere la replica del segretario del Pd metropolitano di Palermo, Carmelo Miceli. "Le parole di Miccoli sono offensive per le tante persone che, da volontari, si stanno impegnando in tutta la Sicilia in queste ore per organizzare la grande festa democratica delle primarie.

Quanto alla composizione dei seggi, Miccoli sa benissimo che qualsiasi mozione ha diritto di partecipare con propri rappresentanti in ogni seggio, per cui ciascun rappresentante può vigilare sulla regolarità del voto. Non c'è ragione per continuare ad avvelenare i pozzi, questi attacchi fanno solo male al partito".

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