Il dissidente De Falco attacca: "Il governo non ha rispettato Costituzione e Parlamento"

Il senatore De Falco critica il governo sulle procedure utilizzate per approvare la manovra finanziaria. Una stoccata indirizzata pure a Toninelli

Il dissidente De Falco attacca: "Il governo non ha rispettato Costituzione e Parlamento"

"I rapporti tra governo e Parlamento non sono stati ortodossi. In questo modo si dimostra la mancanza di rispetto nei confronti del Parlamento, non si dimostra la centralità delle Camere che si è sempre pretesa e rivendicata". Il grillino Gregorio De Falco, in tema di manovra economica, sembra avere le idee molto chiare, in primis sugli aspetti procedurali.

Stando alla visione del pentastellato, che ne ha parlato all'Huffington Post, quest'ultimi hanno lasciato a desiderare. Il dissidente ha voluto ribadire qual è il suo pensiero, centrando l'attenzione sul "metodo": "Dopo la bocciatura da parte dell'Europa - ha dichiarato - si è portato in aula un documento totalmente nuovo e anche il presidente di commissione Bilancio Daniele Pesco ha ammesso che non è stato esaminato".

Sembra esserci amarezza pure in riferimento alle tempistiche. De Falco è convinto che la discussione potesse proseguire anche oggi e domani. Ma il governo, forse, aveva fretta di chiudere. Sullo sfondo potrebbero esserci la dead line che avrebbe indicato il presidente Mattarella e, magari, pure l'imminenza delle festività natalizie.

Il politico, d'altro canto, non ha alcuna intenzione di abbandonare la barca pentastellata: "Io voglio rimanere nel Movimento - ha specificato al quotidiano citato - perché mi ritrovo nei principi del Movimento anche se nell'ultimo periodo non sono stati rispettati. M5s ha sempre richiamato alla difesa della Costituzione ed è corretto difendere la sostanza e la forma. Ieri invece non ha osservato la Costituzione e il buonsenso...".

Il MoVimento, insomma, avrebbe derogato ad alcune delle sue caratteristiche orignarie. Non è tutto. C'è stato spazio pure per una critica rivolta al ministro Danilo Toninelli, la cui linea sarebbe passata in secondo piano.

La visione del titolare del dicastero per i Trasporti e le Infrastrutture sarebbe divenuta secondaria rispetto a quella di Matteo Salvini, che si sarebbe imposto in materia di gestione dei fenomeni migratori.

De Falco, per mezzo dell'intervista, sembra sposare la causa del Global compact, che stabilirebbe "​proprio che la responsabilità del fenomeno migratori venga condivisa".

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