Doppio stupro sul treno serale. Due fermati, c'è un clandestino

Le violenze sulla linea Saronno-Varese: presi un italiano e un nordafricano irregolare. L'ipotesi di altri episodi

Doppio stupro sul treno serale. Due fermati, c'è un clandestino

Due stupratori fermati in meno di 48 ore ma l'allarme resta: in Lombardia viaggiare dopo una certa ora sui treni dei pendolari è un grosso rischio, soprattutto per le donne che spesso si trovano da sole su vagoni dove i controlli sono quello che sono. L'ultimo episodio è di un paio di giorni fa, quando sulla linea che collega Saronno a Varese due ragazze di 22 anni sono state aggredite da una coppia di balordi: una è stata isolata su una carrozza del convoglio e non ha avuto scampo, l'altra pochi minuti dopo in un antro della stazione di Venegono è riuscita in qualche modo a difendersi, a divincolarsi e a fuggire. Ma poco cambia: le due giovani sotto choc si sono poi ritrovate ricoverate nello stesso ospedale Dal Ponte a Varese accomunate da un dramma che in qualche modo lascerà segni profondi.

In manette sono finiti due giovani, della stessa età delle vittime, uno italiano l'altro nordafricano, irregolare in Italia. Il provvedimento di fermo è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Varese che ha definito l'azione della coppia, che si sta cercando di capire se avesse già agito in passato, di «estrema gravità e allarme sociale». I due sono stati identificati grazie alle indagini degli uomini della squadra Mobile di Varese, della Polfer e dei carabinieri della Compagnia di Saronno che li hanno rintracciati in una abitazione della zona dopo che alcuni vicini avevano segnalato rumori e schiamazzi. Il cerchio si è chiuso in poche ore. Fondamentali sono state le testimonianze delle due vittime che hanno permesso di ricostruire identikit precisi, le immagini delle molte telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso i due che si allontanavano dalla stazione ed anche alcune tracce biologiche che in queste ore saranno confrontate con le banche dati per risalire al Dna dei due aggressori. Non solo. Gli investigatori nel ricostruire il prima e il dopo della violenza hanno setaccio anche tutte le celle telefoniche della zona agganciando i telefoni cellulari dei due violentatori.

Un episodio di violenza che purtroppo ripropone l'allarme per la sicurezza sui treni locali soprattutto nelle ore serali. Spesso i convogli sono terra di conquista per balordi e bande di «predatori» che non si fanno troppi scrupoli forti del fatto che i controlli sono difficili. «La Polizia ha già attivato dei servizi sulla linea Laveno-Treviglio e li potenzierà sulle altre linee - commenta l'assessore regionale alla sicurezza Riccardo de Corato - purtroppo però l'organico degli agenti non è sufficiente».

Situazione difficile che si protrae da tempo e che viene denunciata anche dalle associazioni dei pendolari che raccontano spesso di episodi di microcriminalità che li vedono coinvolti. Una lunga lista. Due mesi fa, sempre sulla Varese a Laveno Mombello, era stato solo il pronto intervento di una guardia giurata che aveva sentito delle urla provenire da un vagone a sventare un'aggressione ad una giovane passeggera da parte di un extracomunitario visibilmente alterato che poi era stato fermato dai poliziotti. E sempre ad ottobre era stata invece un'indagine dei carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Saronno ad identificare una banda di minorenni che aveva messo a segno una lunga striscia di rapine su treni e in stazioni ai danni di coetanei e pendolari.

Sempre due mesi fa su un convoglio diretto a Varese era stato arrestato un 18enne originario del Burkina Faso protagonista di alcune rapine di cellulari ai danni di passeggeri che avvicinava con la scusa di poter fare una telefonata e che poi colpiva a testate.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica