Dopo la Francia, con il rapporto Sauvé che ha scoperchiato migliaia di casi di abusi da parte di sacerdoti, ora è il momento della Spagna. Si è aperta infatti una maxi inchiesta senza precedenti nella penisola iberica, che vede nel mirino 251 membri del clero e alcuni laici di istituzioni religiose accusati di abusi su minori. A riferirlo è stato il quotidiano spagnolo El Pais, che ha redatto un rapporto approfondito e minuzioso, di 385 pagine sui presunti abusi dopo un'indagine giornalistica durata tre anni e che è stata consegnata direttamente a Papa Francesco dal corrispondente a Roma di El Pais, Daniel Verdù, lo scorso 2 dicembre durante il viaggio di Francesco in Grecia.
Non si arresta, dunque, l'operazione pulizia e trasparenza messa in atto da Bergoglio per combattere la piaga della pedofilia e degli abusi sessuali da parte di uomini di fede. La maggior parte delle storie contenute nel dossier spagnolo riguarda casi di preti pedofili che hanno abusato di decine di bambini; casi spesso noti ma mai divulgati. I vescovi spagnoli hanno riferito di non sapere quanti casi si siano verificati anche se parlano di «pochissimi» episodi. Tanto che la Conferenza episcopale ha già annunciato che non intende aprire un'indagine generale ma si limiterà a chiedere alle vittime di recarsi nei suoi uffici di assistenza, aperti un anno fa, assicurando tuttavia di non aver registrato quasi alcuna denuncia sinora.
Al contrario, El Pais riferisce di aver già ricevuto oltre 600 messaggi nella casella di posta elettronica che è stata attivata per raccogliere le testimonianze all'inizio dell'inchiesta, tre anni fa. Molti di questi casi sono già stati pubblicati, altri 251 sono stati inclusi nel rapporto e il resto è ancora oggetto di indagine. Sempre secondo il quotidiano spagnolo, i risultati dell'indagine dovrebbero arrivare entro tre mesi.
Il corposo dossier, che riguarda casi inediti dal più antico del 1943 al più recente del 2018, è sulla scrivania anche della Congregazione per la dottrina della fede, il dicastero che analizza i casi di abusi in tutto il mondo, diretto dal cardinale spagnolo Luis Ladaria. El Pais ha consegnato lo studio anche al presidente della Conferenza episcopale spagnola, il cardinale Juan Josè Omella, arcivescovo di Barcellona.
Gli abusi riguarderebbero, al momento, 31 ordini religiosi e altrettante diocesi e i casi sono tutti inediti, ad esclusione di 13 già pubblicati, che però sono ugualmente finiti nel dossier in seguito a nuove denunce rivolte a sacerdoti e uomini di chiesa. Ma il database è in continuo aggiornamento, anche perché il quotidiano ha messo a disposizione un indirizzo email ad hoc - abusos@elpais.es per raccogliere le segnalazioni. Secondo un conteggio del quotidiano spagnolo i casi sarebbero 602, ciascuno riferito a un diverso imputato, e 1.237 le vittime, dagli anni Trenta. Il quotidiano spagnolo, che ha impiegato tre anni di lavoro per verificare tutte le accuse contro la Chiesa in Spagna, ha riferito che Papa Francesco ha inteso muoversi «rapidamente» per seguire la vicenda, coinvolgendo immediatamente l'Ex Sant'Uffizio. Il Vaticano, secondo alcune fonti, ha voluto subito trasmettere «la sua attenzione» e la «sua vicinanza» alle vittime di abusi.
In Francia il rapporto Sauvé ha scosso l'intera nazione.
La chiesa francese ha deciso di vendere una parte dei propri beni immobili per poter raccogliere fondi con cui risarcire le vittime dei preti pedofili. Ora in Spagna potrebbe avvenire un nuovo terremoto, che inevitabilmente andrebbe a scuotere la nuova Chiesa di Papa Francesco.
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