
Spaccarsi le ossa tutti i giorni in un impianto minerario per una paga pari ad appena 615 euro mensili, e poi morire per colpa un drone assassino che colpisce il pullman che li stava portando al lavoro. Tra le lamiere contorte e incandescenti hanno perso la vita 9 persone. Sono loro, assieme a una cinquantina di feriti (4 in gravi condizioni), le vittime dell'ennesimo e insensato attacco russo alla popolazione civile. Questa volta l'eccidio è avvenuto a Marhanets, nel Dnipropetrovsk, 50 km a sud di Zaporizhzhia.
Attorno alle 7.30 di mattina un velivolo kamikaze ha centrato in pieno l'autobus che stava conducendo i lavoratori alla miniera di manganese del bacino di Nikopol. Un altro drone, a Sloviansk, ha ucciso un uomo e ferito una mamma di 23 anni e i suoi due bimbi. Per Mosca i droni erano diretti verso due depositi di munizioni, «sono stati abbattuti dagli ucraini e purtroppo i rottami hanno colpito il bus». In risposta al raid, Kiev nel pomeriggio ha aperto il fuoco a Yelabuga, nel Tatarstan russo, dove si trovano alcune fabbriche di droni Shahed. Proprio mentre Putin chiede alle industrie di aumentarne la produzione.
Quanto accaduto a Marhanets non è casuale. Mosca sta attaccando da giorni il Dnipropetrovsk per conquistarlo ed esibirlo al tavolo di trattative. Il gruppo tattico Vuhledar delle forze armate di Kiev ieri ha confermato l'aumento sensibile di soldati di Mosca sul confine tra Donetsk e Dnipropetrovsk, truppe che stanno utilizzando la testa di ponte di Kostjantynivka per spostarsi fino a Udachne. Secondo indiscrezioni ci sarebbero anche gruppi di mercenari, provenienti da Nepal, Iran, Senegal, Ghana e Camerun. «Nessun soldato cinese ha messo piede in Ucraina», puntualizza intanto il ministero della Difesa di Pechino, che accusa Kiev di fare «strumentalizzazioni politiche».
Nel 1.155° giorno di scontri 10 droni ucraini sono stati abbattuti sulle regioni di Tula, Belgorod (morto un civile), Bryansk, Kaluga e Orel. I russi hanno distrutto un impianto energetico nel Kherson, lasciando senza elettricità 30mila persone. A Mosca un'auto è saltata in aria nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale «Afimall City» provocando 15 feriti. A esplodere sarebbero state le bombole di gas utilizzate come carburante per il veicolo, anche se il Cremlino fa sapere di aver aperto un'indagine per terrorismo.
Secondo Mosca, le unità ucraine presenti a Gornal, ultimo lembo di Kursk ancora controllato da Kiev, si starebbero ritirando. Il ministero della Difesa estone, temendo un'aggressione nemica, prevede di aprire una base militare a Narva, città situata al confine con la Russia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.