L'Austria ha deciso di forzare i tempi e di procedere rapidamente a concedere la cittadinanza, e quindi il doppio passaporto, ai cittadini italiani di lingua tedesca e ladina dell'Alto Adige. Entro il prossimo 7 settembre, infatti, dovrebbe essere pronta la bozza di legge del governo austriaco. Dopo quattro mesi di silenzio, seguiti al vertice del 23 marzo scorso in cui i ministri degli Esteri e dell'Interno di Vienna avevano invitato i rappresentanti politici della Provincia autonoma di Bolzano, la questione è tornata a rimbalzare sui media d'Oltralpe. In quell'occasione, molti avevano disertato l'appuntamento in segno di protesta, dal nostro ambasciatore a Vienna, Sergio Barbanti, a quasi tutti i partiti politici italiani per ricordare «gli obblighi dell'Austria al rispetto degli accordi che hanno portato all'autonomia e che questa iniziativa unilaterale mette gravemente in discussione». La polemica era stata accesa. «Estendere la cittadinanza austriaca a una popolazione compatta residente in una provincia dotata di autonomia quasi integrale aveva detto il consigliere provinciale altoatesino di Fdi Alessandro Urzì - equivale a dichiarare una sorta di annessione, un atto di inaudita gravità». «Sarebbe un ulteriore motivo di divisione etnica», aveva spiegato dal canto suo il consigliere grillino Paul Kollensperger. Anche il Pd aveva preso le distanze. Dopo l'incontro sembrava che la questione fosse stata archiviata o, quantomeno, rimandata a un futuro lontano. Invece, oltreconfine hanno continuato a cercare una strada per rendere concreta l'iniziativa.
Il gruppo di lavoro, che a Vienna si sta occupando di redigere le norme e di studiarne l'applicazione, sembra aver trovato la «quadra» sul delicato tema. L'Austria, infatti, svolge da sempre la funzione, riconosciuta a livello internazionale, di potenza tutrice dell'Alto Adige. Ma questo non le garantisce il diritto di compiere azioni unilaterali. La doppia cittadinanza, infatti, come riporta il quotidiano di Innsbruck Tiroler Tageszeitung, potrà diventare realtà soltanto in caso di accordo con il governo italiano. Nelle scorse settimane ci sarebbero stati dei contatti fra Roma e Vienna sul doppio passaporto. Resta comunque ancora da definire chi potrà farne richiesta e con quali diritti e doveri. C'è, per esempio, la questione degli sportivi: un atleta dell'Alto Adige che oggi gareggia sotto il tricolore, domani potrebbe decidere (nel rispetto del regolamento sportivo internazionale) di rappresentare l'Austria. Ma sembrano dettagli.
I partiti secessionisti tedeschi sono entusiasti. Secondo la Sudtiroler Freiheit si tratta di un «progetto di punta su scala europea con diversi gruppi linguistici che potranno vivere assieme in tranquillità».
La Svp, maggiore partito tedesco dell'Alto Adige, è stata più prudente, ma con ogni probabilità abbraccerà l'iniziativa strizzando l'occhio ai partiti secessionisti. D'altronde, in autunno l'Alto Adige ritornerà alle urne per il voto amministrativo e la Svp ha bisogno di voti per conquistare la maggioranza assoluta.
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