Se c'era un luogo simbolo della sinistra col caviale, delle Brigate Rolex, dei ritrovi nelle ville che però non sono ville, delle congreghe intellettuali e politici e assegnatori di premi letterari i più omeopatici possibile, del perbenismo mascherato da impegno sociale, del buonismo con il conto in banca riempito dalle chiacchiere da talk show, beh, quello era Capalbio. Dove Fdi ha preso il 38%, che botta. Proprio a Capalbio, dove probabilmente i capalbiesi si sono rotti di tutto quel via vai spocchioso e l'hanno tumulato nelle urne con un certo gusto sadico. Non è solo il PD a aver perso la sua roccaforte sbagliando tutta la campagna elettorale anche nelle campagne toscane infestate dagli zombi della sinistra ricca, ma tutto quel demimonde poco radical e molto chic, l'ecologismo all'acqua di rose, il finto ruralismo per ostentare un lifestyle campagnolo all'ombra degli ulivi e delle aziende vinicole e dei commenti colti ma pettinati intorno a tavole imbandite di ipocrisia. Decenni di dove si va stasera a cena? Da Gad? Da Barbara Palombelli e da sua moglie Francesco? Mai frequentata Capalbio, io, ma ricordo di quando trent'anni fa Niki de Saint Phalle e Jean Tinguely, due grandi artisti francesi del Nouveau Realism, costruirono il Giardino dei Tarocchi, nella proprietà di Marella Agnelli, e a spese del governo francese, perché la Francia finanzia gli artisti che esporta nel mondo. Oggi illustre attrazione turistica, molto più delle cariatidi de L'ultima spiaggia, con gigantesche sculture luccicanti dentro le quali si può entrare, e contro le quali il Comune fece causa per abusivismo edilizio. Tutti intellettuali, e nessuno che sapesse spiegare la differenza tra una casa abusiva e un'opera d'arte. Alla Maratona Mentana, Enrico ha detto: «Dopo venti ore non siamo riusciti a capire perché sia stata così votata la Meloni». Basta guardare una puntata di Propaganda Live, ti viene una tristezza che lo capisci subito perché.
Chissà cosa faranno, adesso, i colti e impegnati intellettuali e politici e politicanti con due o tre vitalizi e con la seconda casa a Capalbio, forse saranno intristiti, forse no, perché magari si annoiavano anche loro. Magari organizzeranno una festa in maschera a tema, esclusivissima, tutti vestiti da partigiani per fare la Resistenza da salotto rustico, mentre i camerieri, il proletariato, gli servono calici di champagne biologico.
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