E Guerra parla ai pm anche di D'Alema e Fico

Nella memoria difensiva il dirigente Oms chiama in causa Baffino e l'esponente M5s

E Guerra parla ai pm anche di D'Alema e Fico

Nell'inchiesta per epidemia colposa aperta a Bergamo fa capolino il nome di Massimo D'Alema, quello di Roberto Fico e persino Luigi Di Maio. A farli ai pm è Ranieri Guerra, dirigente Oms ed ex responsabile della Prevenzione del ministero della Giustizia al tempo di Beatrice Lorenzin (dal 2014 al 2017) indagato per aver mentito ai pm sul piano pandemico e sul report Oms sparito 24 ore dopo la sua pubblicazione perché avrebbe messo in imbarazzo l'esecutivo italiano di fronte al mondo intero.

Nella memoria difensiva depositata in Procura e visionata da Fabrizio Gatti per l'Espresso, Guerra rivela che il pressing sull'esecutivo non serviva (solo) a proteggerlo dalle implicazioni giudiziarie legate al mancato piano pandemico - che l'Italia alla luce della direttiva 1082 della Ue avrebbe dovuto avere (tanto che anche i suoi successori al ministero rischiano l'incriminazione) - ma soprattutto a proteggere il suo capo all'Oms, il direttore generale Tedros Ghebreyesus. «Ho incontrato Fico e il capo di gabinetto del ministro degli Esteri e ho stabilito una linea di comunicazione sull'agenda G20-2021», dichiara Guerra ai pm. In pratica, secondo Gatti, sarebbe stato il numero uno Oms a chiedergli di difendere dalle critiche il governo perché legato a Pechino, come Ghebreyesus. Simul stabunt simul cadent, come in una partita di domino. Con l'Italia sbugiardata per i suoi errori si sarebbe aperta la resa dei conti nell'Organizzazione mondiale della Sanità, già nel mirino di Donald Trump per i suoi legami con la Cina.

Da inviato speciale Oms in Italia, Guerra in effetti incontra sia «il consigliere diplomatico del premier Conte, l'ambasciatore Pietro Benassi», scrive l'Espresso, che «nelle ultime settimane della maggioranza 5Stelle-Pd riceverà l'incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti», sia D'Alema. L'ex premier è uno dei pontieri tra Palazzo Chigi e la Cina e soprattutto è dominus e mentore del ministro della Salute Roberto Speranza ma non ha alcun ruolo, se non quello di mediatore nell'affaire dei respiratori cinesi tarocchi acquistati dalla Protezione civile da una controllata della Silk Road Cities Alliance di cui è presidente onorario assieme all'ex ministro della Sanità cinese Zhang Wenkang , cacciato per aver nascosto la diffusione della Sars.

Secondo Gatti, nella memoria Guerra si sarebbe anche vantato con il quartier generale Oms di «aver messo a punto perfino i discorsi del premier Giuseppe Conte e del ministro Speranza pronunciati davanti all'Assemblea mondiale della Sanità nel maggio 2020».

Insomma, sintetizza Gatti, «Guerra non difendeva solo se stesso ma anche la carriera del ministro Speranza che, attraverso D'Alema, godeva della piena fiducia della dittatura comunista cinese, a sua volta sponsor globale del direttore generale dell'Oms Ghebreyesus. Peccato che in Italia nel frattempo la gente morisse. Dettagli...

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