Anche il nuovo premier laburista Keir Starmer adotta la linea dura contro l'immigrazione irregolare. Lo scorso 17 luglio, una motovedetta della guardia costiera inglese ha effettuato un respingimento nel Canale della Manica.
Gli inglesi sono intervenuti in un'operazione congiunta con le autorità francesi per salvare un gommone con a bordo 13 naufraghi che, poi, sono stati riportati sulla costa francese. L'intervento è avvenuto con il beneplacito della Francia del presidente Emmanuel Macron che, generalmente, rifiuta di far ritornare i migranti che si trovano a bordo delle navi inglesi. «Londra e Parigi, come racconta anche il Tg1, hanno minimizzano spiegando che si è trattato di una decisione operativa degli equipaggi» e che, dunque, come si può leggere nella dichiarazione congiunta che è stata diffusa, non vi è «nessun cambio di politica». Il ritorno dei migranti verso la costa francese è stato definito dal corrispondente Rai Marco Varvello come «un gesto di buona volontà per un intervento coordinato su entrambe le sponde della Manica», certamente volto a migliorare i rapporti tra Londra e Bruxelles. Ma è anche un gesto che conferma la volontà del governo laburista, espressa più volte in campagna elettorale, di pattugliare con determinazione le frontiere. Nel 2023, infatti, quasi 30.000 migranti irregolari hanno raggiunto le coste inglesi, mentre secondo i dati aggiornati fino a metà giugno, nel 2024 sono state ben 12.313 le persone che hanno raggiunto illegalmente il Regno Unito partendo dalla Francia.
Starmer, infine, pur avendo soppresso il cosiddetto «Piano Ruanda», nei giorni scorsi non ha escluso che Londra possa seguire il modello dell'Accordo Italia-Albania e decidere, quindi, di aprire all'estero dei centri per l'esame delle domande di accoglienza dei richiedenti asilo.
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