E l'imam di Genova torna a inneggiare ai tagliagole delle brigate Al Qassam

Hannoun glorifica il jihad ma maschera i messaggi

E l'imam di Genova torna a inneggiare ai tagliagole delle brigate Al Qassam
00:00 00:00

Il conflitto che si è riacceso in Medioriente a seguito del 7 ottobre ha rianimato gli estremismi islamici anche in Europa e, ovviamente, nel nostro Paese. Le fiammate fondamentaliste ci sono sempre state ma si sono ravvivate e ora gli esponenti delle frange più radicali hanno più coraggio. Mai in Italia erano state organizzate manifestazioni pro-terroristi, eppure dal 7 ottobre abbiamo visto anche questo e tra i promotori di alcune di queste iniziative si trova anche Mohammad Hannoun, imam di Genova.

Ha organizzato manifestazioni in cui sono risuonati cori pro-Hamas e slogan antisemiti, rigorosamente in arabo. D'altronde, è un personaggio noto alle autorità italiane anche per le sue conoscenze, e legami, con i leader di Hamas. La propaganda la fa in piazza, certo, ma anche sui social ed è qui che appena pochi giorni fa ha pubblicato un post in cui inneggia alle brigate terroristiche di Al-Qassam e alla strategia della distanza zero, una tecnica che prevede un attacco con avvicinamento estremo dei terroristi alle forze dell'IDF a costo della loro vita. I terroristi li definisce uomini che difendono la «dignità» del Paese così come «l'onore e la santità della nazione».

C'è anche un elemento notevole nella comunicazione di Hannoun, che nel messaggio che accompagna il video pubblicato su Facebook ha utilizzato uno stratagemma per evitare che Google, e Meta, indicizzassero la parola «Al-Qassam». L'ha divisa utilizzando alcuni caratteri speciali, in modo da spezzarla per non renderla riconoscibile e, quindi, non rischiare segnalazioni ma anche ban, ossia oscuramenti, per incitamento all'odio e al terrorismo. Da questo si evince una profonda conoscenza dei meccanismi che regolano il funzionamento dei social e del web in generale.

«Quest'ultimo post non sorprende», spiega a il Giornale Giovanni Giacalone, analista sicurezza e terrorismo per ITSTIME/Università Cattolica di Milano e per ITCT Uk. «Hannoun ha più volte glorificato sui social jihad e terroristi di Hamas come Saleh al-Arouri e Yahya Ayyash, oltre ad aver definito l'eccidio del 7 ottobre legittima difesa ai microfoni della Rai», prosegue Giacalone, sottolineando la reiterazione di certi messaggi pericolosi da parte dell'imam.

«Se ciò fosse stato fatto in nome dell'Isis, credo che le autorità sarebbero intervenute repentinamente, come già successo.

Hamas è classificata come organizzazione terrorista dall'Ue, esattamente come l'Isis. Non capisco dunque i due pesi e due misure», conclude l'analista. La pericolosità di Hamas e dei suoi seguaci è nota e il rischio radicalizzazione è sempre più elevato.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica