E nel parcheggio l'incubo continua

Sono 1.900 le telefonate di chi non ha notizie dei familiari

E nel parcheggio l'incubo continua
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Le 1.900 chiamate ricevute dai servizi di pronto intervento fanno tremare i polsi. Avevano tutte più o meno questo tono: «Non abbiamo più notizie di...». Qualcuno ha ipotizzato che a ogni telefonata possa corrispondere una persona scomparsa, e sull'argomento il ministro dell'Interno Grande-Marlaska è riuscito persino ad alimentare scenari apocalittici: «Dobbiamo stare attenti a non prendere per buone le suggestioni. Tuttavia in questo momento non ho strumenti per aggiungere altro».

Sono i parcheggi sotterranei del centro commerciale di Aldaya e un altro ad Alfafar ad alzare l'asticella del terrore. In entrambi l'acqua è salita di oltre 3 metri, e quasi 5mila posti erano occupati al momento della piena. È possibile che i clienti possano aver cercato di raggiungere le loro auto per andarsene. Il comandante dell'Ume (Unidad Militar de Emergencias) Pizarro, riferisce: «Fino a quando non arriviamo alle auto non possiamo comprendere l'entità della tragedia. Lottiamo contro acqua e fango che rendono tutto buio, ma al tatto abbiamo purtroppo già avvertito la presenza di cadaveri».

Il bilancio ufficiale aggiornato a domenica è di 217 vittime, ma non viene fornito un dato di persone disperse. La conta è un'approssimazione che si evince dalle testimonianze dei residenti delle località di Paiporta, Chiva, Utiel, Requena, Ribarroja, Massanasa, Catarroja, Torrent e Algemesí, quelle maggiormente colpite da Dana. Tutti gli intervistati lamentano l'assenza di un parente, un amico, qualche vicino di casa. Altri cadaveri sono stati trascinati dal mare sulla battigia della spiaggia di El Saler. Questo senso di orrore e incertezza, unito ai soccorsi che continuano a essere parziali e tardivi, è tra le cause scatenanti delle proteste di ieri contro re Felipe e il premier Sanchez.

Come se non bastasse, la mancanza di accesso all'acqua potabile, e i sistemi fognari traboccanti, sta facendo crescere il rischio di infezioni. L'allarme è stato lanciato dal dipartimento regionale della Salute che teme la diffusione di e.coli, salmonella, shigella.

Ieri sera sono stati sospesi i lavori nei distretti di La Torre, Castellar e Horno Alcedo, dove rimane solo il personale essenziale coordinato dai Vigili del Fuoco e dalla Polizia Locale, per l'allerta rossa e la possibilità di nuove piogge torrenziali. A rischio anche Castellon, Almeria e la zona sud di Barcellona.

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