E ora Mosca vuole stringere sull'export di gas in Cina

QazaqGaz, operatore nazionale kazako del gas, e Gazprom stanno portando avanti lo studio di prefattibilità per la costruzione di un gasdotto

E ora Mosca vuole stringere sull'export di gas in Cina

QazaqGaz, operatore nazionale kazako del gas, e Gazprom (in foto il presidente Viktor Zubkov) stanno portando avanti lo studio di prefattibilità per la costruzione di un gasdotto che colleghi la Russia alla Cina attraverso il Kazakistan. Lo ha detto Bolat Akchulakov, il ministro dell'Energia del Kazakistan.

Il ministro non ha rivelato dettagli sullo studio di fattibilità e sui parametri tecnici del gasdotto. Tuttavia, ha osservato che la costruzione della pipeline consentirà al Kazakistan di rafforzare la gassificazione delle regioni orientali del paese. Akchulakov ha osservato che la gassificazione delle regioni è una delle priorità del governo kazako. Attualmente infatti hanno accesso al gas circa 11,6 milioni di persone, pari al 59% del totale della popolazione kazaka.

Si tratta di una strategia fondamentale per Gazprom che lo sorso anno ha visto crollare del 45% le esportazioni di gas verso i Paesi che non facevano parte dell'Urss. L'invasione dell'Ucraina ha determinato il progressivo allontanamento dell'Europa che fino al 24 febbraio 2022 era il maggior cliente di Mosca. Potenziare la rete di trasporto verso nazioni vicine come Kazakistan, Uzbekistan e soprattutto l'Azerbaigian aumenterebbe, da una parte, le possibilità di vendere gas alla Cina, ma consentirebbe anche di bypassare le sanzioni attraverso l'incremento di forniture agli hub turchi. Ecco perché Mosca ha proposto di creare un'unione del gas tra i Paesi, ma i piani non si sono ancora concretizzati. Il progetto è ancora lontano dal realizzarsi ed è sostanzialmente fermo ai memorandum d'intesa siglati con i governi del Kazakistan e dell'Uzbekistan.

Gazprom, infatti, vede nel mercato cinese un'opportunità per incrementare i propri ricavi in calo. La domanda di gas in Cina è in costante aumento per la crescita industriale e per la mancanza di grandi fornitori. Secondo alcune stime, la domanda di gas in Cina potrebbe aumentare nel corridoio dal 9 al 14% nel 2023.

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