È la Repubblica delle banane? Tutto il peggio della settimana

Dal dietrofront dei cinque stelle alla telefonata tra Conte e Renzi

È la Repubblica delle banane? Tutto il peggio della settimana

Che settimana inconcludente. La peggiore. Mentre i partiti di maggioranza litigano il Paese aspetta. Aspetta. Aspetta. Nonostante l’emergenza sociale ed economica in cui versa il Paese. Ma fino a quando? Beh, al momento non è dato sapere. Una cosa è certa: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha detto che bisogna fare in fretta. Ma i tempi si allungano e gli scenari cambiano di ora in ora.

Giorgia Meloni si è fatta male ad una gamba facendo palestra in casa, evidentemente non ha più l’età, come ha detto lei stessa uscendo dai gruppi parlamentari. Ma per sgombrare ogni dubbio ha aggiunto: “No a un Governo zoppo, non sarò la quarta gamba e non ci azzopperanno”. Se prima bisognava mettere pace tra Giuseppi e Matteo (Renzi, si intende), ora bisogna mettere pace all’interno del Movimento 5 Stelle che si è frantumato. In molti non vogliono più un’alleanza con il senatore semplice di Rignano (come dargli torto) e, capitanati da Alessandro Di Battista, minacciano la scissione. Siamo tutti nelle mani di Fico. Sì, nelle mani di Roberto Fico. “Non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina”, dice un vecchio detto e lo stesso vale per il Presidente della Camera. Sembra un fico secco, moscio, ma forse lui riuscirà a sanare le fratture scomposte all’interno del suo movimento e risolvere in breve tempo la crisi. Per ora siamo in un pantano, per non dire nella me…lma. Ma la colpa non è solo di Renzi, ma anche di Giuseppi. La situazione si sarebbe potuta risolvere in breve tempo se, l’avvocato del popolo, avesse fatto un passo indietro per il bene del Paese. D’altronde dice di esserne innamorato. Se Conte si fosse messo da parte rinunciando al ter si sarebbe creata una nuova maggioranza in men che non si dica, un nuovo Presidente del Consiglio e via spediti fino al 2023.

GIUSEPPE CONTE

Tace l’avvocato, non parla. In questi giorni è teso. Prega e spera, spera e prega. Non sa più a quale Santo rivolgersi. Ha sfogliato tutto il calendario, ha acceso una, dieci, cento candele. Telefona solo a Renzi per implorarlo di cambiare idea, di mettere da parte le questioni personali e di pensare all’Italia. Mentre lui pensa alla sua poltrona.

MATTEO RENZI

Se la gode lui, e prende per i fondelli anche Conte che lo chiama al telefono per impietosirlo: "Sai, non sono bravo a reclutare senatori” avrebbe detto Giuseppi a Matteo che, a sua volta, avrebbe risposto in modo tagliente: “Si vede! Ma poi sei già diventato vegano come avevi promesso a Lello Ciampolillo per conquistarlo?". E Conte ha provato a rispondere con simpatia: "No, questa sera mangio una bistecca".

Sempre Renzi… dopo aver aperto la crisi di Governo è partito per l’Arabia Saudita, ha partecipato ad un convegno (pagato 80 mila dollari, dicono le malelingue) sul “rinascimento”. Ha apprezzato e, addirittura invidiato, il costo del lavoro dei sauditi. Lavoro sfruttato e sottopagato. E ha addirittura elogiato il principe saudita Mohammed bin Salman, sospettato di atroci delitti. Ma come? Poi va a fare le prediche a Salvini? Matteo, Matteo…

NICOLA ZINGARETTI

La sinistra attacca la sinistra e il segretario dei Dem punta il dito contro i suoi stessi "intellettuali". Sui sociale scrive: "Ho letto su Repubblica una pagina di Concita De Gregorio, purtroppo ho visto solo l’eterno ritorno di una sinistra elitaria e radical chic, che vuole sempre dare lezioni a tutti, ma a noi ha lasciato macerie sulle quali stiamo ricostruendo. Chi fa un comizio in diretta dopo le consultazione al Quirinale è un esempio, chi rispetta quel luogo una nullità. La prossima volta mi porto una chitarra. Che degrado. Ma ce la faremo anche questa volta."

IL MOVIMENTO 5 STELLE

Quanto vale la parola dei grillini? ZERO! Come la loro coerenza. Hanno governato prima con la Lega e poi con il PD, eppure dicevano di non voler mai andare al governo con loro. Nei giorni scorsi hanno detto: “Quello di Renzi è un gesto irresponsabile che divide definitivamente le nostre strade. Mai più con lui ed Italia Viva…” Eppure, hanno riaperto. Mai dire mai…

CARLO CALENDA

Il “leader” di Azione scrive su twitter e punzecchia Conte: “E’ nobile dare le dimissioni per favorire “un governo di salvezza nazionale”. Un po’ meno precisare immediatamente dopo che ti ritieni l’unico salvatore in circolazione.” Come dargli torto.

LUIGI DI MAIO

Gigi da Pomigliano scrive sui social: “E’ il momento della verità, in queste ore capiremo chi difende e ama la Nazione e chi invece pensa solo al proprio tornaconto.” Subito commenta Giorgia Meloni: “Luigi, chi difende la Nazione chiede ai suoi cittadini cosa vogliono fare. Chi si arroga il diritto di saperlo per mantenere la poltrona, invece, si sta occupando solo del tornaconto personale.” Un po’ come i cinque stelle, pronti a tutto pur di restare.

VINCENZO DE LUCA

Non finisce mai di sorprenderci, di diritto entra nella top ten del peggio della settimana. Nella sua solita diretta social del venerdì ha attaccato il governo dimissionario: “In altri Paesi alcuni ministri M5s non sarebbero neanche parcheggiatori abusivi”.

COGOLETO, GENOVA

Nella Giornata della Memoria durante la seduta del consiglio comunale di Cogoleto, provincia di Genova, i tre consiglieri di centrodestra al momento di una votazione hanno alzato il braccio teso nel saluto romano.

Tre stupidi, ignoranti che, come minimo, dovrebbero essere cacciati dal consiglio comunali e dichiarati interdetti. Non meritano di presentare i cittadini.

IN LOMBARDIA

Va in scena lo show in consiglio regionale. Ad Attilio Fontana viene regalato un pallottoliere ma, evidentemente, hanno sbagliato destinatario. Quello serve più a Conte.

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